CALENZANO – Prosegue Incontri al Teatro Manzoni, la rassegna di teatro contemporaneo. Mercoledì 29 gennaio alle 21.15 sarà la volta di “I resti di quello che fu” di Marta Bevilacqua, con Giorgio Canali, Elio D’Alessandro, Marta Bevilacqua, direzione musicale Giorgio Canali, regia Francesca Cassottana, produzione Settembre Teatro. I resti di quello che fu è un concerto teatrale. Il filo conduttore è il tema del conflitto tra individuo e potere e si sviluppa attraverso monologhi e dialoghi accompagnati dalle parole, musiche e canzoni di Giorgio Canali. “Vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi solo i sogni che non fanno svegliare?”, cantava Fabrizio De André. Se lo potrebbero chiedere, a un certo punto, i protagonisti de “I resti di quello che fu“, lo spettacolo-concerto interpretato dal chitarrista e cantautore Giorgio Canali e dagli attori Elio D’Alessandro e Marta Bevilacqua, che è anche l’autrice del testo. Un concerto teatrale fatto di dialoghi, monologhi e canzoni che provano a raccontare l’amore e la rabbia, la fine dei sogni di una generazione e allo stesso tempo l’audacia di chi, pur segnato dai duri colpi e dai dubbi seminati attorno a manciate, conserva l’idea di un altro mondo possibile.
Il filo conduttore è il tema del conflitto tra individuo e potere, sviscerato e attraverso monologhi e attraverso dialoghi. Sono voci che emergono dall’ombra, uno squarcio sulla loro quotidianità. Esistenze incomplete, a tratti rarefatte, che hanno in comune la difficoltà di accettare il presente, i dubbi sulle scelte fatte, e le paure. E infine la delusione, intima, per non essere stati in grado di portare avanti gli ideali di quando avevano vent’anni, di quando andarono a Genova, per un altro mondo possibile. Un pensiero fisso, un fantasma, l’ossessione di non riuscire a perdonarsi, l’inadeguatezza, il senso di colpa e una domanda, un brusio costante: “Da che parte sto?”.