CAMPI BISENZIO – L’appuntamento è per oggi pomeriggio, sabato 23 marzo, alle 17, nel Foyer del Teatrodante Carlo Monni. E’ qui, infatti, che il Museo archeologico di Gonfienti ha organizzato una “Giornata della memoria e dell’impegno” in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Sarà ospite dell’evento Roberta Gatani, nipote del giudice Paolo Borsellino, che presenterà il suo libro “57 giorni – Ti porto con me alla Casa di Paolo”. Dialogheranno con lei Francesca Bertini, direttrice del museo, e l’assessore Federica Petti. Interverrà Salvatore Borsellino in streaming.
“Nel suo libro – spiega Francesca Bertini, direttrice del museo e attivista del Movimento delle Agende Rosse, nato per volontà di Salvatore Borsellino, fratello del giudice – la nipote di Paolo racconta i 57 giorni che separano la strage di Capaci dalla strage di via D’Amelio. Paolo è tormentato dal dolore per la morte dell’amico fraterno Giovanni Falcone e preoccupato per la famiglia e per i poliziotti della scorta. In parallelo scorre il racconto della nascita e della quotidianità alla “Casa di Paolo”, nata dal sogno d’amore di suo zio Paolo e di suo zio Salvatore Borsellino, un luogo dove Paolo continua a vivere oggi grazie a Roberta e ai volontari, un luogo d’amore e di impegno costante per i bambini del quartiere la Kalsa di Palermo”.
“La lotta alla Mafia deve essere una guida per tutti, – aggiunge il vice-sindaco Federica Petti – ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non deve essere mera retorica, ma coscienza e partecipazione attiva. La Mafia non è stata sconfitta ed è necessario dire che non è un problema siciliano, ma un problema italiano e mondiale. Come chiedeva Paolo Borsellino, dobbiamo parlarne, parlarne sempre, ovunque. Per questo ringrazio la direttrice del Museo archeologico per avere organizzato a Campi Bisenzio questo importante evento, per questo ringrazio il teatro per ospitare la presentazione perché, come diceva Borsellino: “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. E noi non vogliamo essere indifferenti, vogliamo essere liberi, non complici, ma cittadinanza attiva”.
L’iniziativa è stata organizzata su iniziativa del Museo Archeologico di Gonfienti e si svolgerà nel foyer del Teatrodante Carlo Monni, proprio affinché la ricerca della verità sulle stragi del ’92-’93 e la sensibilizzazione di tutte le generazioni, parta proprio da un luogo di produzione della cultura, che così pesantemente è stata attaccata durante le stragi di Firenze, Roma e Milano. Un incontro fatto di ricordi e di storie ma anche un’ esortazione alla conoscenza di questi fatti è un richiamo a mantenere viva la memoria delle vittime di mafia. L’incontro è aperto a tutti senza prenotazione, ingresso libero fino a esaurimento posti.