Al Teatrodante Carlo Monni le scuole di Campi ascoltano le testimonianze che arrivano dall’Ucraina

CAMPI BISENZIO – Oltre 500 ragazzi e ragazze delle scuole medie di Campi Bisenzio hanno riempito il TeatroDante Carlo Monni per approfondire la situazione ucraina. Il giornalista Jacopo Storni e i volontari della Misericordia di ritorno dalla zona del conflitto hanno raccontato la loro esperienza a una platea particolarmente interessata. La mattinata ha avuto inizio […]


CAMPI BISENZIO – Oltre 500 ragazzi e ragazze delle scuole medie di Campi Bisenzio hanno riempito il TeatroDante Carlo Monni per approfondire la situazione ucraina. Il giornalista Jacopo Storni e i volontari della Misericordia di ritorno dalla zona del conflitto hanno raccontato la loro esperienza a una platea particolarmente interessata. La mattinata ha avuto inizio con l’introduzione del sindaco Emiliano Fossi, che ha ricordato il conflitto in Jugoslavia, uno choc per tutta la sua generazione, e di come tutte le guerre colpiscano sempre la popolazione civile.

Alle sue parole hanno fatto seguito quelle di Jacopo Storni (giornalista del Corriere Fiorentino), che ha visto con i propri occhi le scene dal fronte ucraino: nei suoi due viaggi, infatti, ha prima accompagnato un ragazzo ucraino, Pavel, da Firenze a prendere una giovane madre e i suoi figli; quindi ha raccontato il viaggio della Misericordia di Campi, che ha portato generi alimentari e medicinali alla popolazione civile. Anche il Provveditore della stessa Misericordia campigiana, Cristiano Biancalani, ha raccontato la tragica quotidianità vissuta dai rifugiati e dai profughi sul confine tra Polonia e Ucraina.

Alle testimonianze si sono alternati video e immagini che raccontano la situazione: particolarmente emozionante il video che testimonia l’ingresso di due bambine ucraine in una scuola fiorentina. L’assessore Monica Roso ha ricordato i 38 rifugiati ospitati a Spazio Reale e la grande solidarietà dimostrata da tutto il tessuto associativo campigiano.

A conclusione della mattinata, poi, ha posto l’accento sul tema della giornata: “Con questa iniziativa abbiamo voluto raccontare – attraverso l’esperienza diretta di persone che sono state al confine tra Polonia e Ucraina – le conseguenze del conflitto sulla vita quotidiana delle persone. Non abbiamo tanto voluto parlare della guerra, quanto degli atteggiamenti con cui ognuno di noi può costruire la pace. Pensiamo sia importante far cambiare il punto di vista rispetto a quanto percepito sui social e in televisione: raccontare la storia delle persone coinvolte. Nelle prossime settimane arriveranno nelle nostre scuole bambini e ragazzi ucraini. Speriamo che questi racconti aumentino l’empatia e lo spirito di accoglienza dei nostri studenti”.

“Quello della Misericordia – ha detto Biancalani – è un servizio e non un lavoro ed è giusto sensibilizzare i tanti ragazzi e ragazze che hanno letteralmente affollato un teatro come “ai vecchi tempi” a provare l’esperienza diretta di servizio di aiuto alle persone. Vivono infatti un’epoca dove il contatto con la società è pressoché virtuale e non reale e solo con il mettersi in gioco di persona riesce a rendere bene l’idea di quel che vuol dire aiutare le persone bisognose, come oggi stiamo facendo con il popolo Ucraina Le nostre missioni umanitarie fanno parte di quelle promosse a livello italiano da Confederazione Nazionale e, a livello locale, dalla Federazione Toscana con il suo coordinamento fiorentino”.