Al Teatrodante Carlo Monni un pomeriggio magico con i bambini ucraini e le loro famiglie ospiti di Spazio Reale

CAMPI BISENZIO – Una merenda magica per costruire comunità, promuovere l’integrazione e fare accoglienza attiva. È questa l’iniziativa che si terrà domani, sabato 30 aprile, alle 16, nel foyer del Teatrodante Carlo Monni. Grandi e piccoli cittadini di Campi e di ogni luogo sono invitati a un pomeriggio tra dolci e salatini per conoscere i bambini ucraini ospiti della Fondazione […]

CAMPI BISENZIO – Una merenda magica per costruire comunità, promuovere l’integrazione e fare accoglienza attiva. È questa l’iniziativa che si terrà domani, sabato 30 aprile, alle 16, nel foyer del Teatrodante Carlo Monni. Grandi e piccoli cittadini di Campi e di ogni luogo sono invitati a un pomeriggio tra dolci e salatini per conoscere i bambini ucraini ospiti della Fondazione Spazio Reale, insieme alle loro famiglie. Ad animare l’incontro ci sarà il mago e illusionista Mattia Boschi, campigiano di nascita e già collaboratore di Disney Channel e Rai Gulp, oltre che protagonista di tanti spettacoli di successo, tra levitazioni, trasformazioni e apparizioni. L’ingresso è gratuito per tutti, con prenotazione consigliata al numero di telefono 3463038170 o all’indirizzo e-mail biglietteria@teatrodante.it.

“Dall’inizio del conflitto ci sono state moltissime manifestazioni di solidarietà e iniziative per la pace e per il popolo ucraino, che poi col perdurare della situazione sono andate lentamente diradandosi – racconta il direttore artistico del teatro Andrea Bruno Savelli – in questo periodo i bambini in fuga con le loro famiglie stanno affrontando l’inserimento a scuola, e provando a immaginare le loro difficoltà e il loro spaesamento abbiamo deciso di regalargli una festa magica, perché la magia è un linguaggio universale che speriamo riesca a comunicare la nostra vicinanza. Vorremmo farli sentire accolti, e rassicurarli del fatto che con lo scorrere del tempo non ci siamo abituati a questa barbarie che è la guerra. Vogliamo essere presenti e attivi in questo momento, come lo siamo già stati per emergenze precedenti e come lo saremo sempre, sperando si vada verso un mondo dove ce ne sarà via via meno bisogno”.