Alessandro Falcini (Confesercenti): “Cinque punti per rilanciare il commercio”

CAMPI BISENZIO – A ognuno i suoi punti. Per Alessandro Falcini, responsabile generale di Confesercenti per l’area metropolitana, sono cinque. Cinque punti per rilanciare il commercio e ridare fiato alle piccole e medie imprese, “per le quali – ha detto – è necessario che il governo, appena si sarà insediato, faccia delle scelte significative”. Comunque, […]

CAMPI BISENZIO – A ognuno i suoi punti. Per Alessandro Falcini, responsabile generale di Confesercenti per l’area metropolitana, sono cinque. Cinque punti per rilanciare il commercio e ridare fiato alle piccole e medie imprese, “per le quali – ha detto – è necessario che il governo, appena si sarà insediato, faccia delle scelte significative”. Comunque, come già detto in precedenza, i punti da tenere in considerazione sono cinque ed è questi che bisogna partire per comprendere quale è la “partita” che Confesercenti vuole “giocare” per superare questo momento difficile. E a illustrarli è lo stesso Falcini: “Ridurre la pressione fiscale, riformare la legge sul lavoro, riformare il sistema bancario, in modo particolare per quanto riguarda il credito alle aziende, più incentivi pubblici, regole e programmazione per quanto riguarda il commercio”. Con una considerazione di fondo, che poi di fondo non lo è tanto: “Gli orari di apertura dei negozi devono essere discussi in ambito locale, non può essere lo stato a decidere. O, tutt’al più, in base agli orari devono essere garantiti anche i servizi perchè questi possano essere rispettati tutelando al tempo stesso le esigenze di chi con il commercio ci lavora e ci vive”. Concetti precisi, che arrivano a conclusione dei congressi di Confeserenti nei Comuni della Piana che hanno portato al rinnovo dei vari consigli direttivi e all’elezione dei nuovi presidenti: Christian Domizio a Campi, Massimo Bandini per Sesto e Calenzano, Lorenzo Bandelli a Signa, Giuliano Casalini a Lastra a Signa e Ugo Cardella a Scandicci. E, per la prima volta nella storia di Confesercenti, al coordinatore dell’area metropolitana, individuato in Fabio Frastagli. “Le questioni da affrontare – ha spiegato Falcini – sono tante e vanno dalla Tares, per la quale abbiamo chiesto un incontro a tutti i sindaci della Piana ma finora senza risposta, al momento che stiamo vivendo e che deve essere inserito dentro l’attuale situazione economica, solo per fare due esempi”. Quel che è certo è che Confesercenti, rispetto al 2012, registra il 30% di associati in più, con oltre 7.500 soci a livello provinciale. “Probabilmente stiamo raccogliendo i frutti di una politica basata sul supporto alle aziende a 360 gradi. Abbiamo puntato molto sui servizi da offrire e non a caso stiamo lavorando a un altro progetto su credito e formazione legato alle “start up” che presto sarà presentato ufficialmente”. La crisi che il nostro paese sta vivendo tuttavia è sotto gli occhi di tutti: “Il problema c’è ed è importante, con una riduzione dei consumi importante e per la quale non bisogna trascurare neanche l’aspetto psicologico. Detto ancora più realisticamente, per superarla c’è bisogno da ieri di provvedimenti significativi. Personalmente però voglio essere fiducioso, una fiducia dettata per esempio dalla nascita del Centro Rogers di Scandicci, con un progetto da dieci milioni di euro e una dozzina di imprenditori che su quest’area hanno fatto una scommessa importante”. Che per accelerare questa ripresa poi serva anche dell’altro, è sottinteso e “un ulteriore segnale – conclude Falcini – potrebbe arrivare dai Comuni della Piana, nessuno escluso, ai quali abbiamo chiesto maggiore attenzione alle nostre richieste”.
Pier Francesco Nesti