Alessandro Martini e il giorno del ricordo: “Sogno un tempo in cui non ci sia più necessità di giorni distinti per fare memoria”

FIRENZE – Qui di seguito pubblichiamo l’intervento letto in consiglio comunale a Firenze dal presidente Luca Milani e scritto dall’assessore alla cultura della memoria e della legalità, il sestese Alessandro Martini, in occasione del “Giorno del ricordo”. Martini, infatti, assente alla celebrazione, ha inviato un testo che è stato letto in consiglio. Caro presidente, per […]

FIRENZE – Qui di seguito pubblichiamo l’intervento letto in consiglio comunale a Firenze dal presidente Luca Milani e scritto dall’assessore alla cultura della memoria e della legalità, il sestese Alessandro Martini, in occasione del “Giorno del ricordo”. Martini, infatti, assente alla celebrazione, ha inviato un testo che è stato letto in consiglio.

Caro presidente,
per un inderogabile impegno familiare mi trovo per alcuni giorni lontano da Firenze e quindi non potrò essere presente al consiglio di lunedì 10 febbraio. E’ il giorno istituito per legge per celebrare “il ricordo” di un’altra pagina tragica della nostra storia recente. Le deportazioni e le violenze culminate per molti con le soppressioni di gruppo nelle foibe. Sapendo con certezza che il nostro consiglio onorerà questa data con un momento di approfondimento che trovo oltre che giusto particolarmente appropriato, mentre mi scuso per l’assenza, desidero rappresentare anche solo così tutta la mia più convinta partecipazione nel concreto impegno a ricordare per trasmettere alle nuove generazioni in particolare ed a tutti indistintamente un messaggio vitale di pacificazione, di accoglienza e riconoscimento delle diversità politico-ideologiche, culturali e religiose come ricchezza e valore per l’oggi e per il futuro, Non serve negare la verità della storia, non ci è consentito di sottovalutare certi tragici accadimenti, non dobbiamo restare indifferenti o essere annoverati tra quanti preferiscono voltarsi da un’altra parte. Sogno un tempo in cui non ci sia più necessità di giorni distinti per far memoria o per ricordare le vergogne della nostra storia. Sogno un tempo in cui non ci sia più bisogno di leggi dedicate perché tutti e tutto l’anno impegnati a non dimenticare facendosi carico delle responsabilità in quota parte utili a costruire comunità plurali dove si convive e si cresce nell’arricchimento dato dalle positive contaminazioni etniche culturali e religiose. Un saluto speciale a don Severino Dianich grande teologo e persona straordinariamente esemplare nel suo cammino di una lunga vita, grazie don Severino. Con l’intento di non risparmiarmi mai a coltivare il ricordo, un caro saluto con l’augurio di buon impegno a tutti.

Alessandro Martini