“All included”: il progetto di Macramè per i giovani in “dispersione scolastica”

CAMPI BISENZIO – È partito in questi giorni il progetto “All included”, realizzato da Macramè Cooperativa Sociale, vincitrice del bando “Nessuno indietro” promosso e sostenuto da Fondazione CR Firenze e Fondazione il Cuore si scioglie con il patrocinio del Comune di Firenze. Progetto rivolto a 25 giovani tra i 16 e i 21 anni del […]

CAMPI BISENZIO – È partito in questi giorni il progetto “All included”, realizzato da Macramè Cooperativa Sociale, vincitrice del bando “Nessuno indietro” promosso e sostenuto da Fondazione CR Firenze e Fondazione il Cuore si scioglie con il patrocinio del Comune di Firenze. Progetto rivolto a 25 giovani tra i 16 e i 21 anni del territorio dell’area nord ovest della Piana Fiorentina (Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci), ragazzi e ragazze in dispersione scolastica o a rischio di dispersione.

Il percorso, finanziato dalle due Fondazioni, punta a realizzare tre macro azioni: percorsi di orientamento al lavoro, alla formazione professionale e al reinserimento scolastico, percorsi di empowerment digitale per il lavoro e lo studio, esperienze educative e formative di self empowerment attraverso il sistema dei voucher individuali o di piccolo gruppo (corsi e percorsi educativo-formativi, ma anche acquisizione di beni e servizi per l’accesso al sistema, scolastico, della formazione e lavoro). “Tre azioni – si legge in una nota – che puntano uno sguardo particolare agli aspetti ambientali delle nuove professioni, e al ruolo del volontariato e delle associazioni territoriali come rete per la costruzione di esperienze sociali e professionali dei giovani e come luoghi di innovazione dove sperimentare sul campo delle competenze acquisite nel percorso (digitale, nuove tecnologie, temi ambientali, ecc..)e come del ruolo di innovatori che è insito e proprio del giovani sono portatori. Il progetto ha, tra i suoi obiettivi, quello di sostenere attraverso azioni di tutoraggio/coaching individuale o di piccolo gruppo il successo educativo, formativo e scolastico di un gruppo di ragazzi e ragazze fuoriusciti dall’obbligo di istruzione (16/21 anni) in fase di dispersione scolastica, che rischiano di scivolare in stati di inattività, quiescienza e marginalità sociale”.

“Con questo progetto – dice Alessandro Guarducci, presidente di Macramè – mettiamo in campo un’esperienza e un metodo di lavoro che abbiamo appreso in oltre 20 anni di impegno con i giovani, ai quali intendiamo offrire, oltre ad un pacchetto di competenze spendibili in un progetto di studio o lavoro, le chiavi di accesso al capitale di relazioni e collaborazioni territoriali che Macramè ha stretto in questi 20 anni con servizi, istituzioni, associazioni, imprese e cittadini di Campi Bisenzio e dei comuni della zona nord ovest fiorentina. Un binomio, competenza e territorialità, che rappresenta l’identità e il patrimonio culturale, metodologico e relazionale della cooperativa stessa e che ci permette oggi di svolgere una funzione riconosciuta di facilitatori di comunità, soggetti capaci di intercettare, ascoltare, organizzare e mettere in connessione bisogni e risorse della comunità e per la comunità”.

Il progetto stabilisce di fatto un ponte tra due dimensioni, quello scolastica e quella professionale (e della formazione professionale giovanile), in una fase socio culturale molto delicata che, già prima della pandemia, vedeva sul territorio della Piana Fiorentina la presenza di oltre 9.000 ragazzi tra 16/21 anni (dati Istat) e un tasso di drop out scolastico-formativo del 17.6% (quasi 1.600 giovani). Il progetto è anche un ponte che unisce due parti troppo spesso tenute a distanza, quello degli ambienti formali di educazione e formazione (scuola in primis) e territorio. Per questo sono stati creati i cosiddetti “voucher esperenziali” che possono essere usati dai ragazzi e dalle ragazze per fare attività formative a loro più congeniali direttamente sul territorio. Voucher che permettono ai 25 ragazzi di provare ad affacciarsi al mondo del lavoro con un bagaglio di competenze acquisite a scuola unite a quelle sviluppate dando seguito alle loro passioni in funzione della realizzazione del proprio progetto di vita.

“Questo percorso – conclude Guarducci – ci convince particolarmente poiché è un percorso concreto, che ha come sfondo il lavoro, che è il punto di arrivo ultimo dei nostri interventi di prevenzione al disagio, poiché condizione di svolta per il raggiungimento di autonomie reali e di autodeterminazione personale”.