Alla festa della Misericordia di Campi un “Contagio” di emozioni. Presentato anche il Bilancio sociale dell’associazione

CAMPI BISENZIO – Un “contagio” di emozioni. La terza sera di festa della Misericordia di Campi è coincisa anche con una serie di appuntamenti “istituzionali” che confermano il ruolo centrale dell’associazione non solo a livello provinciale e regionale ma anche nazionale. Prima infatti, alla presenza di monsignor Franco Agostinelli, Correttore nazionale della Confederazione delle Misericordie […]

CAMPI BISENZIO – Un “contagio” di emozioni. La terza sera di festa della Misericordia di Campi è coincisa anche con una serie di appuntamenti “istituzionali” che confermano il ruolo centrale dell’associazione non solo a livello provinciale e regionale ma anche nazionale. Prima infatti, alla presenza di monsignor Franco Agostinelli, Correttore nazionale della Confederazione delle Misericordie d’Italia, è stata donata una copia dell’opera originale, denominata “Contagio”, realizzata dal Maestro Antonio Manzi su commissione della Misericordia di Campi, ai presidenti nazionale Domenico Giani, delle Misericordie della Toscana Alberto Corsinovi e del Coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina Andrea Ceccherini. Quindi è stata la volta della presentazione del bilancio sociale dell’associazione, in questo caso alla presenza del presidente di Cesvot, Luigi Paccosi, anche lui omaggiato con una copia dell’opera del Maestro Manzi. Soddisfatto il Provveditore Cristiano Biancalani che, insieme al Magistrato e a un nutrito gruppo di confratelli, ha fatto gli onori di casa ribadendo anche in questa occasione l’impegno della Misericordia al servizio del territorio.

Una bella serata, nel corso della quale, tutti i presenti, oltre a ringraziare la Misericordia di Campi per la donazione della copia dell’opera d’arte ma soprattutto per la presenza costante dell’associazione nelle opere del terzo settore, hanno ripercorso, seppur brevemente, cosa hanno voluto dire questi ultimi due anni per ognuno di noi, ribadendo, come ha fatto per esempio monsignor Agostinelli, un concetto fondamentale, ovvero “che la Misericordia sia veramente la casa della formazione e dell’educazione”. Concetti ribaditi dal presidente Giani: “Il valore primario delle Misericordie è la cura delle persone così come governare deve essere sinonimo di servire. Per tutti questi motivi desidero esprimere la mia gratitudine a Cristiano Biancalani, Provveditore della Misericordia di Campi, per questa bella iniziativa, e il Maestro Manzi per l’opera che ha realizzato, un’opera che lascerà tutto quello che abbiamo vissuto a chi verrà dopo di noi”.

Quella donata ieri sera, infatti, è la riproduzione dell’originale dipinto su tela che la Misericordia ha commissionato al maestro Manzi, già avvenuta alla città di Campi lo scorso 28 giugno, e che “testimonia – queste le parole di Biancalani – l’instancabile impegno dell’esercito di tutti i nostri Fratelli e Sorelle delle Misericordie di tutta Italia, che hanno combattuto una guerra riuscendo a vincerla sconfiggendo la paura, il Covid e trasformando i contagi sanitari in un contagio positivo di totale donazione agli altri, di donne e uomini di buona volontà. Sono davvero contento di poter condividere questo sentimento positivo, ben rappresentato nell’opera d’arte, con le nostre istituzioni di volontariato che sono state supporto fondamentale per le istituzioni pubbliche in questi duri anni. Che quanto fatto da tutti noi possa davvero restare traccia indelebile nella storia della nostra Italia, come l’opera d’arte che è stata consegnata”.

E se Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina ha ribadito “il ruolo fondante della Misericordia di Campi nel territorio della provincia di Firenze ma non solo”, la testimonianza più toccante è stata sicuramente quella del presidente della Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, che, a proposito del Covid, ha ricordato l’esperienza vissuta in prima persona. Un’esperienza fatta di “terapia intensiva e di tanti giorni di coma, perché la situazione era davvero preoccupante. Poi, per fortuna, grazie alle cure dei sanitari ma anche per volontà di nostro Signore, che evidentemente mi ha voluto ancora qui, con voi, sono riuscito a venirne fuori”. Una testimonianza ascoltata in grande silenzio da tutti i presenti. E, alla fine della serata, una bella foto di gruppo dei volontari che hanno voluto ringraziare coralmente il presidente nazionale Domenico Giani.