SIGNA – “La cassaforte era vuota e, comuqnue, adesso l’abbiamo rimossa. Di conseguenza non c’è bisogno di tentare di entrare nella Rsa Olinto Fedi”. Lo annuncia la vicepresidente della Rsa che parla dell’esasperazione che gli ospiti, le loro famiglie e il personale in servizio sta subendo da qualche giorno a questa parte.
La struttura di San Mauro a Signa ospita 38 anziani e altri 10 frequentano il day hospital. Sta diventando sempre più in punto di riferimento sul territorio. Ma le incursioni notturne (tre in pochi giorni, due delle quali hanno fruttato 500 euro, un prosciutto e notevoli danni alla struttura) sembrano siano state ispirate dalla presenza di una vecchia cassaforte a muro che, una volta, serviva per custodire i contanti di cui abbisognava l’economato. “Oggi non pachiamo più in contanti – spiegano dalla Rsa – di conseguenza la cassaforte era vuota e così abbiamo deciso di rimuoverla”.
Nei giorni scorsi sono intervenuti anche i carabinieri perché i malviventi si erano premuniti di chiudere gli ingressi con lucchetti per poter operare indisturbati ma creando, ovviamente, uno stato di pericolo èer gli ospiti. Nei giardini circostanti sono stati tagliate le recinzioni (per prepararsi la via di fuga) mentre sono state rinvenute delle spranghe sicuramente utilizzate per tentare di scardinare la cassaforte.
La Rsa, nei giorni scorsi, si è premunita di sottoscrivere un contratto con i Vigili giurati per garantire un sorveglianza continua mentre ha provveduto a far installare un sistema di allarme antintrusione un sistema di telecamere a circuito chiuso.
(Foto http://www.gruppocvg.it)