Alla scoperta del Teatro della Limonaia. “Il teatro rinascerà dopo questa crisi”

SESTO FIORENTINO – “Il teatro tornerà perché anche se non sappiamo cosa sarà, sarà un teatro diverso, che ci abituerà a nuove relazioni tra pubblico e scena, anche se in questo momento ci sentiamo dimenticati, non sappiamo cosa accadrà domani”. Con un filo di speranza Silvano Panichi del Laboratorio Nove e Dimitri Milopulos dell’Associazione Teatro […]

SESTO FIORENTINO – “Il teatro tornerà perché anche se non sappiamo cosa sarà, sarà un teatro diverso, che ci abituerà a nuove relazioni tra pubblico e scena, anche se in questo momento ci sentiamo dimenticati, non sappiamo cosa accadrà domani”. Con un filo di speranza Silvano Panichi del Laboratorio Nove e Dimitri Milopulos dell’Associazione Teatro della Limonaia hanno concluso il videoincontro condotto da Alessio Roselli della Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino alla scoperta dei luoghi della cultura sestesi. Il programma online, promosso da apice libri di Stefano Rolle, ogni martedì alle 18.30 è in diretta sulla pagina Facebook di apice libri, biblioteca Ragionieri, Club del Giallo e sul canale YouTube di apice libri, e in collaborazione con Piananotizie. L’incontro del 6 aprile è stato dedicato al Teatro della Limonaia.

“E’ più di un anno che siamo chiusi, – ha detto Milopulos parlando della filosofia che ha guidato la nascita del teatro sestese – il teatro della Limonaia è una palestra dove le arti teatrali si alternano e tengono occupati il palcoscenico giorno e notte e questo è il cuore. La sua importanza cresce per il suo collegamento con l’estero e con altre realtà italiane. Dopo tutti questi anni sopravvivere vuol dire che la idea di base era valida”.

La nascita del teatro della Limonaia è stata ricostruita da Silvano Panichi: “La costituzione avvenne in modo strano, – ha ricordato Panichi – prima di noi c’era il Gruppo della Rocca che faceva già spettacoli nella Villa. Allora il Comune, volendo ristrutturare la Limonaia e trasformarla in teatro, chiese alle compagnie che partecipavano al festival Giallo Limonaia, dove c’erano il Gruppo della Rocca e il Laboratorio Nove, di costituire un’associazione per la gestione del teatro. Credo che il successo dell’operazione dipese da tre elementi: il luogo particolare, bello e complicato per la sua struttura che ha un suo fascino, la produzione teatrale, ovvero c’era una compagnia che produceva anche se all’inizio facevamo un festival estivo Giallo Limonaia, e solo successivamente nacque la stagione teatrale, e la formazione. Elementi che crearono da subito comunità”.

L’intervista può essere vista sul canale YouTube di apice libri.