Alleanza Cittadina “La giunta Fossi è durata meno di un anno”

CAMPI BISENZIO – “La sostituzione degli Assessori Elisabetta Marini e Taira Bartoloni non è un fulmine a ciel sereno, anche se mi aspettavo che sarebbe avvenuta fra qualche mese, magari durante o dopo l’estate”.  E’ quanto afferma Alessandro Tesi di Alleanza Cittadina per Campi dopo il rimpasto di giunta di qualche giorno fa. “Mi domando quindi cosa abbia spinto Fossi ad accelerare sulle sostituzioni e sulla ridistribuzione delle deleghe, fatte un mese prima dell’approvazione del conto consuntivo, atto di competenza della Marini la quale avrebbe dovuto presentare la contabilità al Consiglio entro breve tempo – prosegue Tesi in una nota – Con tale decisione, calendario alla mano, la squadra scelta da Fossi per rivoluzionare Campi è durata circa dieci mesi, peraltro senza centrare obiettivi di particolare rilievo ed è anche per questo che il Sindaco non può minimizzare la scelta del rimpasto dicendo che c’era semplicemente bisogno di assessori con una maggiore disponibilità oraria. Perché dieci mesi fa Marini e Bartoloni erano le persone giuste ed oggi non lo sono più? Non erano state scelte per le loro competenze?”.
Per Tesi “il rimpasto di Giunta fatto dal Sindaco Fossi rappresenta sicuramente uno stato di debolezza, in particolare di difficoltà nel concretizzare una serie di promesse fatte in campagna elettorale per imbonire gli elettori. Credo infatti che parte di quanto detto dalla Bartoloni in merito all’incapacità dei suoi ex colleghi di amministrare il Comune sia vero, peccato però che abbia scelto di dirlo dopo essere stata fatta fuori, cosa che la rende poco credibile”.
Alessandro Tesi sottolinea che “non sarà per la sostituzione di due assessori che la maggioranza di centrosinistra andrà in crisi”, per Alleanza Cittadina per Campi, la crisi è dietro l’angolo. “Sono sicuro – dice Tesi – che avranno più di un problema nel completare serenamente i cinque anni di mandato, ma se ci sarà una crisi questa avrà inizio da concreti problemi amministrativi su alcuni argomenti chiave: bilancio, servizi sociali, opere pubbliche. Uno scivolone in uno qualsiasi di questi tre ambiti potrebbe creare una vera frattura, in particolare se tornassimo ad avere i conti in rosso. Non me lo auguro, perché un deficit di bilancio significherebbe ulteriori problemi per tutti i cittadini, ma è possibile. Adesso le opposizioni hanno solo il dovere di lavorare in maniera seria e di riuscire ad accreditarsi come credibile alternativa”.