Alluvione: allargata la “platea” dei beneficiari per la richiesta danni, sì unanime alla legge in Consiglio regionale

FIRENZE – Fino a un massimo di 3.000 euro a nucleo familiare, anche per i beni mobili: sarà il contributo straordinario forfettario a sostegno delle famiglie che hanno subito danni a causa dell’alluvione di novembre. Il contributo è finalizzato al ripristino o alla sostituzione dei beni danneggiati. L’atto, che ha ricevuto il sì unanime dell’Aula […]

FIRENZE – Fino a un massimo di 3.000 euro a nucleo familiare, anche per i beni mobili: sarà il contributo straordinario forfettario a sostegno delle famiglie che hanno subito danni a causa dell’alluvione di novembre. Il contributo è finalizzato al ripristino o alla sostituzione dei beni danneggiati. L’atto, che ha ricevuto il sì unanime dell’Aula con 32 voti favorevoli, è stato illustrato dalla presidente della commissione sviluppo economico Ilaria Bugetti (Pd). Il contributo regionale sarà cumulabile con analoghi contributi di fonte nazionale. Si rinvia poi a una delibera della Giunta per la definizione di criteri e modalità della procedura di contributo e si rinvia, invece, per l’individuazione dei beneficiari del contributo, alla domanda di ricognizione e richiesta danni presentata sul portale regionale dagli interessati.

“Una norma attesa – ha detto Bugetti – che va a migliorare, semplificare e arricchire la qualità e la quantità dei contributi che sono stati riconosciuti alle famiglie alluvionate in base alla legge 51 approvata a dicembre 2023. Andiamo ad ampliare la platea di persone che possono richiedere i danni e la tipologia dei ristori che possono ottenere, comprendendo sia i beni mobili che quelli immobili. Il contributo rimane fissato a 3.000 euro, ma con la possibilità di dichiarare tutte le tipologie di danno registrate durante gli eventi alluvionali di novembre, comprese le auto andate distrutte”. Bugetti ha ricordato che “in commissione abbiamo cercato di dare una spinta non solo sulla velocità ma anche sulla necessità di sensibilizzazione e comunicazione dei cittadini sulla richiesta dei ristori”. La presidente ha ribadito che “occorre dare un’informazione corretta a tutta la cittadinanza colpita dall’alluvione, affinché le persone presentino le richieste per i danni”. Bugetti ha ricordato che accanto “ai 25 milioni destinati alle famiglie e i 12 milioni per le imprese, quest’ultime potranno beneficiare di una misura aggiuntiva, visto che di una parte delle spese di istruttoria si farà carico la Regione Toscana”. Sono state quantificate in 174.000 euro le spese di gestione che gravano sugli interventi per un contributo straordinario per le attività economiche e produttive extra-agricole a carico del bilancio regionale. La cifra è stata determinata partendo dalla stima dei costi presentata da Sviluppo Toscana agli uffici regionali per la gestione degli interventi.

L’Aula ha votato all’unanimità anche un ordine del giorno, collegato alla legge, a firma BugettiElena Meini (Lega) e Vittorio Fantozzi (FdI) che dà un indirizzo al regolamento della Giunta per chiarire la modalità di presentazione delle domande e per capire la tipologia con cui vengono erogate le risorse.  “Si danno le risorse – spiega Bugetti – anche se il bene non è stato acquistato e saranno poi gli scontrini a fare fede circa l’acquisto avvenuto”. “Spero che questa legge ci consenta di allargare la platea dei beneficiari – è intervenuta Meini, annunciando voto favorevole – Al 19 gennaio sono pervenute 5.696 le domande per i beni mobili e 5.945 per i beni immobili, ma ci è stato spiegato che le due domande non sono cumulabili, quindi le famiglie riceveranno un unico contributo di 3mila euro”. “Volevo capire se le famiglie che hanno fatto richiesta per i beni mobili siano le stesse che hanno fatto richiesta per quelli immobili” e “nel caso in cui queste domande dovessero essere le stesse, poiché avanzerebbe una cifra di 13/14 milioni, se c’è la volontà da parte della Giunta di riaprire questo bando”. Sull’ordine del giorno “non volevamo vincoli sull’obbligo di riacquisto del bene prima della domanda, occorre togliere il vincolo della rottamazione della vecchia auto e l’acquisto di una nuova”. “Vorrei sapere se i termini di scadenza per l’accesso ai bandi vengono rivisti – ha chiesto Maurizio Sguanci (Italia Viva) – mi domando chi non aveva fatto domanda per i beni mobili come fa ad accedere a questi nuovi finanziamenti”.