Alluvione del 1966, una targa alla memoria di Marcello Giannini

FIRENZE – In tanti lo ricordano per la sua presenza a “90° minuto”. In pochi forse sanno che Marcello Giannini, storico volto regionale dello sport targato Rai, scomparso nel 2014 all’età di 87 anni, è sepolto a Lastra a Signa. Nello stesso cimitero dove, dal settembre 2013, riposava anche sua moglie Agnese. Era stata lei, […]

FIRENZE – In tanti lo ricordano per la sua presenza a “90° minuto”. In pochi forse sanno che Marcello Giannini, storico volto regionale dello sport targato Rai, scomparso nel 2014 all’età di 87 anni, è sepolto a Lastra a Signa. Nello stesso cimitero dove, dal settembre 2013, riposava anche sua moglie Agnese. Era stata lei, infatti, a scegliere il cimitero di Lastra a Signa, Comune al quale era particolarmente legata per aver insegnato per tanti anni nella scuola elementare di Santa Maria a Castagnolo. Ma c’è un altro motivo, soprattutto un altro motivo, per cui tanti ricordano Giannini. Era il 4 novembre 1966. Tutti dovevano sapere, in Italia e nel mondo, quello che stava accadendo a Firenze. E Marcello Giannini, durante la diretta delle 14.30, smise di parlare, aprì la finestra e calò il microfono vicino all’acqua, che scorreva impetuosa nel centro della città. Un frastuono enorme, come una cascata dirompente. E i tonfi sordi delle auto, sbattute contro i palazzi dalla violenza delle acque. La “voce” della Fiorentina diventò così la “voce dell’alluvione”. Sono passati 53 anni e il Consiglio regionale lo ricorderà con una targa, che sarà consegnata ai familiari all’inaugurazione della mostra “Arno. Sicuro. Pulito. Da vivere” che aprirà i battenti appunto il 4 novembre alle 12.30 nello spazio espositivo intitolato a Carlo Azeglio Ciampi (via de’ Pucci, 16 a Firenze).

P.F.N.