Alto Basso ospiterà la mostra delle opere di Gino Pozzi al Rifugio Gualdo, alla Soffitta e al Centro Berti

SESTO FIORENTINO – Torna l’esposizione Alto Basso dal 26 settembre al 7 novembre. L’undicesima edizione si articolerà, questa volta, in tre sedi diverse, dislocate al Rifugio Gualdo, alla Soffitta Spazio delle Arti di Colonnata e al Centro Antonio Berti a Sesto, per ospitare il percorso artistico dell’artista sestese Gino Pozzi.  A venti anni dall’ultima esposizione […]

SESTO FIORENTINO – Torna l’esposizione Alto Basso dal 26 settembre al 7 novembre. L’undicesima edizione si articolerà, questa volta, in tre sedi diverse, dislocate al Rifugio Gualdo, alla Soffitta Spazio delle Arti di Colonnata e al Centro Antonio Berti a Sesto, per ospitare il percorso artistico dell’artista sestese Gino Pozzi. 

A venti anni dall’ultima esposizione a lui dedicata le curatrici e il curatore, Elisa Fontanelli, Alessia Nardi e Francesco Traversi, indagano, con la grande antologica “Intimità e naturalezza. La pittura sincera di Gino Pozzi”, i diversi aspetti e la vasta produzione artistica di un artista solo apparentemente appartato, ma che in realtà fu tra i protagonisti della ricerca figurativa negli anni tra le due guerre. 

Nato nel 1900, Gino Pozzi si forma come autodidatta, mantenendo per tutta la vita un impegno costante per la decorazione delle ceramiche (lavora alla Ginori nel dopoguerra, dal ’20 alla Ernesto Conti, negli anni ’30 alla Zaccagnini e successivamente alla S.A.C.A. e alla A.R.S. di Alfredo Arrighetti). L’alternanza di pittura e ceramica sarà una costante per Gino, così come la pratica continua del disegno, secondo l’insegnamento Nulla dies sine linea. 

Nelle tre sedi espositive sarà possibile per il pubblico ripercorrere tutte le fasi e le tematiche affrontate dal pittore, radicato in un territorio che allora come oggi è vivaio di talenti.  

Al Centro Berti, quindi, verrà allestita la sezione dedicata alla pittura di Gino Pozzi, con dipinti a olio di grandi dimensioni, i cui soggetti spaziano dai paesaggi, ai ritratti alle nature morte, oltre a una selezione di ceramiche; a La Soffitta troveranno spazio le arti grafiche, terreno nel quale il Pozzi eccelse nel segno di uno sperimentalismo tecnico in costante evoluzione; mentre al Rifugio Gualdo saranno esposte le opere a tema sacro, al quale l’artista si dedicò nella sua fase più matura. Nel catalogo dedicato all’evento edito da Polistampa non mancano le riflessioni del sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, del coordinatore del progetto e responsabile de La Soffitta Spazio delle Arti, Francesco Mariani, e della direttrice del Museo Soffici di Poggio a Caiano, Giulia Ballerini, co-ideatrice di Alto-Basso. 

L’inaugurazione è il 26 settembre, alle 10 dal Centro Berti per proseguire verso La Soffitta e concludersi al Rifugio di Gualdo alle 12.