Amici di scommesse: uno “estorce” denaro all’altro. Arrestato dai Carabinieri

SESTO FIORENTINO – Due amici facevano scommesse di calcio insieme, poi ad un certo punto uno dei estorce il denaro all’altro. E’ la storia di due 22enni sestesi patiti per le scommesse. Nel novembre 2016, dopo l’ennesima scommessa di calcio, dove uno dei due amici faceva credere all’altro di aver ricevuto uno soffiata buona per una […]

SESTO FIORENTINO – Due amici facevano scommesse di calcio insieme, poi ad un certo punto uno dei estorce il denaro all’altro. E’ la storia di due 22enni sestesi patiti per le scommesse. Nel novembre 2016, dopo l’ennesima scommessa di calcio, dove uno dei due amici faceva credere all’altro di aver ricevuto uno soffiata buona per una scommessa ma che in realtà è risultata fasulla, ha pensato bene di architettare un modo per avere sempre più soldi e continuare le sue scommesse. Infatti, l’amico “estorsore” riferiva all’amico “vittima” che la soffiata l’aveva ricevuta da un soggetto la quale per ragioni non meglio specificate pretendeva delle somme di denaro da loro anche se avevano perso la scommessa e per incutere maggiore timore si dichiarava appartenente alla Sacra Corona Unita. Dal novembre scorso all’11 marzo di quest’anno la somma di denaro estorta era arrivata a 40.000 euro. L’amico “estorsore” pressava l’atro per avere i soldi da dare al “presunto estorsore” e nel momento in cui non riceveva da parte sua una risposta chiedeva i pagamenti anche alla fidanzata di quest’ultimo. La vittima che era in una situazione economica disperata per riuscire a reperire in modo veloce del denaro, assieme all’amico “estorsore” aveva quindi deciso di acquistare droga per poi venderla. I due avevano fatto credere all’amico “estorsore” alla vittima di aver acquistato circa 2.000 euro di hashish. I Carabinieri della Stazione di Sesto Fiorentino hanno iniziato un’intensa attività info-investigativa che ha portato alla cattura del giovane. Gli uomini dell’Arma hanno tenuto d’occhio i due giovani e sono riusciti a ricostruire che in realtà non esisteva alcuna persona appartenente alla  Sacra Corono Unita ma era uno dei due ad essersi inventato tutto per estorcere i soldi all’altro. Dopo la compilazione degli atti l’arrestato è stato tradotto presso il carcere di Sollicciano.