Anche Possibile dice no all’espansione dell’aeroporto di Peretola

FIRENZE – I Comitati fiorentini di Possibile, come spiegano i co-portavoce del Comitato Firenze Possibile Alessandro Tinti e Bianca Galmarini, hanno preso parte all’assemblea pubblica che si è svolta sabato scorso a Peretola, promossa dai gruppi consiliari Sinistra Progetto Comune di Firenze e Diritti in Comune di Pisa, “riconoscendosi pienamente – si legge in una […]

FIRENZE – I Comitati fiorentini di Possibile, come spiegano i co-portavoce del Comitato Firenze Possibile Alessandro Tinti e Bianca Galmarini, hanno preso parte all’assemblea pubblica che si è svolta sabato scorso a Peretola, promossa dai gruppi consiliari Sinistra Progetto Comune di Firenze e Diritti in Comune di Pisa, “riconoscendosi pienamente – si legge in una nota – nel percorso partecipativo avviato in opposizione al “dibattito pubblico” che viene condotto in questi giorni da Toscana Aeroporti a sostegno del nuovo piano di espansione dell’aeroporto Amerigo Vespucci”.

“Ribadiamo la nostra contrarietà – continuano – a un progetto economicamente ed ecologicamente insostenibile. Poiché disconosce le istanze delle comunità sorvolate e squalifica pregiudizialmente ipotesi alternative di sviluppo infrastrutturale, il processo di consultazione gestito da Toscana Aeroporti manca dei presupposti minimi per poter essere considerato partecipativo nel metodo e democratico negli esiti. Alla luce della bozza del nuovo Piano nazionale degli aeroporti formulata dall’Enac, che inserisce l’Amerigo Vespucci (e non più il Galileo Galilei di Pisa) tra gli scali strategici a livello nazionale, ci appare invece come il tentativo di legittimare un esito predeterminato, avallato dal Comune di Firenze e da Regione Toscana”.

“Dalle quote di sorvolo alla cementificazione di una zona soggetta a rischio idrogeologico, i rilievi contro la realizzazione dell’opera sono tanti e tali da renderla ingiustificata, a maggior ragione rispetto a opzioni più efficienti e sostenibili – e soprattutto concretamente praticabili -, quali il potenziamento delle connessioni viarie e ferroviarie con gli aeroporti di Pisa e Bologna, che in linea con le distanze medie che collegano le grandi città europee ai principali scali aeroportuali sono certamente idonei a servire il traffico passeggeri per e dal capoluogo toscano. Crediamo che Firenze sconti non la mancanza di un aeroporto all’altezza del suo prestigio, ma quella di una visione politica che intenda coniugare la mobilità sostenibile con la tutela del territorio e delle comunità residenti. Siamo preoccupati che il mega investimento sull’aeroporto nell’area di Peretola sia invece ispirato da ben altri principi e segua quelle stesse logiche per cui i dieci milioni di euro di fondi pubblici erogati a Toscana Aeroporti come ristoro durante la pandemia hanno infine contribuito a generare sette milioni di euro di dividendi per la società”.

“Crediamo in un diverso modelli di sviluppo e intendiamo contribuire a un percorso “antagonista” al progetto di Toscana Aeroporti con le associazioni, i comitati cittadini e le forze politiche che condividono lo stesso orizzonte. Per queste ragioni, abbiamo aderito convintamente all’assemblea pubblica di sabato, per essere partecipi di un confronto inclusivo e per mobilitare un fronte ampio contro l’espansione dello scalo aeroportuale”.