Anva Confesercenti Firenze: “I mercati devono riaprire il prima possibile, con il rinnovo delle concessioni fino al 2032”

FIRENZE – Anche Anva Confesercenti prende posizione sull’attuale situazione del mondo del commercio. E lo fa per voce di Luca Taddeini, che di Anva Confesercenti Firenze è il presidente. “In questi giorni – dice Taddeini – Anva Confesercenti sta lavorando a tutti i livelli per dare certezze a un settore in crisi da molto tempo. […]

FIRENZE – Anche Anva Confesercenti prende posizione sull’attuale situazione del mondo del commercio. E lo fa per voce di Luca Taddeini, che di Anva Confesercenti Firenze è il presidente. “In questi giorni – dice Taddeini – Anva Confesercenti sta lavorando a tutti i livelli per dare certezze a un settore in crisi da molto tempo. Abbiamo chiesto tramite i nostri organismi regionali che tutto il settore del commercio e quindi anche i mercati, possano anzi debbano riaprire venerdì al massimo sabato prossimo senza aspettare altro tempo. Questa riapertura sarebbe una boccata d’ossigeno per molte imprese ambulanti che stanno pagando un prezzo altissimo, ma non è sufficiente occorre che da subito vi siano provvedimenti economici a sostegno di questo tessuto commerciale che rischia di sparire”.

“Ristori economici commisurati alla perdita di fatturato, contributi a fondo perduto per gli ambulanti dei raggruppamenti turistici, rinvio di tutte le scadenze fiscali, rinvio di pagamenti per finanziamenti e mutui sono solo alcune misure che abbiamo chiesto al governo e alla regione per sostenere il settore”, queste le richieste.

“La scorsa settimana, inoltre, – conclude Taddeini – sono state emanate dal Ministero dello sviluppo economico le “Linee guida per il rinnovo delle concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche in scadenza il 31 dicembre 2020”; queste hanno ribadito ancora una volta il successo ottenuto due anni fa da Anva Confesercenti quando con la legge regionale numero 62/2018 abbiamo ottenuto il tacito rinnovo delle concessioni fino al 2032, sancendo così il diritto a lavorare alla nostra categoria. Ora spetta ai comuni rinnovare le concessioni secondo le modalità stabilite dalla Regione Toscana”.