Anva Firenze: “Anche gli ambulanti in prima linea contro il Coronavirus, ma le istituzioni sostengano la categoria”

FIRENZE – In un momento drammatico per il nostro Paese legato al propagarsi del Coronavirus, “gli ambulanti – si legge in una nota – sono pienamente concordi che la salute pubblica debba essere garantita come priorità irrinunciabile, e in questo senso, pur ritenendo che i mercati siano il posto più sicuro dove acquistare rispetto ad altre […]

FIRENZE – In un momento drammatico per il nostro Paese legato al propagarsi del Coronavirus, “gli ambulanti – si legge in una nota – sono pienamente concordi che la salute pubblica debba essere garantita come priorità irrinunciabile, e in questo senso, pur ritenendo che i mercati siano il posto più sicuro dove acquistare rispetto ad altre realtà, siamo disposti fare i giusti e dovuti sacrifici, anche con la chiusura dei mercati; oppure laddove è possibile garantendo un servizio di pubblica utilità mantenendo aperti i banchi alimentari, nel rispetto delle norme di sicurezza interpersonale”. “Per questi motivi – dice Luca Taddeini, presidente Anva Confesercenti Firenze – mi sento di ringraziare e sostenere tutti i colleghi di Firenze e provincia che in questo momento stanno stringendo i denti, a loro mi sento di dire che non bisogna mollare; è un momento difficile ma ci risolleveremo. Questo è il momento dell’emergenza. Siamo tutti uniti negli appelli fatti dalle istituzioni per la responsabilità dei comportamenti, per uscire da questo momento difficile il più presto possibile. Occorre, però, che amministrazioni comunali e Governo siano consapevoli che gli ambulanti hanno una famiglia ed impegni economici; e un’interruzione delle attività almeno fino al 3 aprile, avrà un forte impatto in materia di liquidità far fronte alle scadenze e alle necessità della vita giornaliera”.

Queste, invece, le richieste avanzate dalla categoria.

Ai Comuni: sospensione e abbattimento pagamento Cosap; sospensione e riduzione pagamento Tari; non conteggio delle assenze in questo periodo.

Al Governo: considerare nel comparto turismo anche gli ambulanti dei raggruppamenti turistici, visto che vivono quasi completamente grazie ai flussi turistici; sospensione scadenze Inps; finanziamenti immediati a tasso zero; cassa integrazione per tutte le tipologie di aziende; rinvio al 31 dicembre dell’obbligo dell’invio telematico degli scontrini; rinvio al 31 dicembre della lotteria; credito d’imposta per le aziende danneggiate; sospensione pagamenti di bollette, mutui e finanziamenti alle aziende. “Richieste avanzate – conclude il comunicato – con l’obiettivo di far sopravvivere le imprese ambulanti che spesso rappresentano una rete commerciale di vicinato laddove non c’è niente. Un settore produttivo che non ha nessuna sussistenza e nessun paracadute, che vive solo del proprio lavoro”.