CAMPI BISENZIO – Oltre il 20% della popolazione dei comuni della Piana (Sesto Fiorentino, Calenzano e Campi Bisenzio) è costituito da persone con oltre 65 anni di età (anziani e grandi anziani): il 20% a Campi Bisenzio (9661, il 24% a Calenzano 4.396 e il 26% a Sesto Fiorentino 13.077), poco meno di 7mila sono gli anziani soli. Una fotografia che comprende un variegato mondo di persone molte ancora attive altre in situazioni di difficoltà, ma per tutti sono cambiate le esigenze. L’istantanea sulla situazione delle persone “over” 65 è presente in un rapporto dal titolo “Una casa e la compagnia. condizioni e bisogni degli anziani soli di Calenzano, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino” curato da Alberto Tassinari per conto di Spi-Cgil e presentata ieri 15 settembre alla Limonaia di Villa Montalvo alla presenza del sindaco di Campi Emiliano Fossi, del presidente di Auser Abitare Solidale Renato Campinoti, del curatore del rapporto e degli assessori al sociale di Campi Luigi Ricci, Sesto Fiorentino Camilla Sanquerin e Calenzano Stefano Pelagatti.
“C’è bisogno di socialità – ha affermato Mario Batistini segretario provinciale Spi-Cgil Firenze – e abbiamo bisogno di ripensare ad un modo di stare a casa. Abitare Solidale di Auser è una risposta a chi si trova solo e in difficoltà. Un modo nuovo di riconsiderare la città e il rapporto con le generazioni”.
Tassinari ha spiegato le modalità della ricerca divisa in “interviste di profondità” e “questionario cartaceo” dalla quale è emerso che gli anzini soli soffrono di due condizioni: la mancanza di relazioni e le difficoltà economiche. “Anziani non è un universo indistinto – ha detto Tassinari – le variabili che entrano in gioco sono tante dall’età, alle condizioni economiche, dalla salute, all’istruzione al capitale sociale. I tre punti importanti sono: socialità, situazione economica e abitazione. Il 30% delle persone anziane ha un reddito sotto mille euro e il 10%della popolazione anziana si rende disponibile a vivere in altre forme come la convivenza”.
Ripensare le città è una dei punti considerati negli interventi. Il sindaco Fossi ha sottolinato che “per fare politiche adeguate ai tempi occorrono strumenti di penetrazione per leggere nel modo migliore i nostri territori”. E ha annunciato un lavoro di mappatura del territorio. 2Stiamo facendo la mappatura del territorio insieme a Legambiente e Università e altri soggetti – ha spiegato il sindaco Fossi – una mappatura sotto tutti i punti di vista. Di bisogni ce ne sono tanti, da quelli storici a quelli nuovi pre, durante e post Covid. Uno dei punti importanti è vivere in comunità. A Campi stiamo provando ad immaginare un’esperienza diversa fondamentale all’interno dell’Erp, edilizia residenziale pubblica”.
Anche la presidente della Società della salute nord ovest e assessore al sociale di Sesto Camilla Sanquerin ha sottolineato che il “tema dell’abitare è centrale nella nostra vita” e che “bisogna iniziare a creare nuove risposte quando i bisogni non si sono ancora manifestati”.
Innovativa l’esperienza di Auser Abitare Solidale che, grazie anche al rapporto con la Regione, ha ribadito il presidente Renato Campinoti, ha potuto investire e dare il via ad una serie di novità nelle risposte ai bisogni delle fasce più deboli della popolazione. Chiedere solidarietà e dare solidarietà. Ci sono grandi anziani soli e ci sono tanti giovani non in grado di fare fronte a pagare un affitto: Abitare solidale è questo – ha detto Campinoti – abbiamo bisogno delle collaborazioni pubbliche. Campi Bisenzio è uno dei comuni che fin da subito ha condiviso i progetti e qui è nata una bella esperienza quella di Casa Diletta. A ottobre partirà a Sesto Fiorentino un nuovo progetto lo Smart Village”.