Appalti ferroviari, sindacati proclamano la mobilitazione regionale di tutto il settore

SESTO FIORENTINO – Sabato scorso i lavoratori dei servizi di pulizia dei treni regionali si sono mobilitati davanti ai cancelli dell’impianto dell’Osmannoro “per le preoccupazione – si legge in una nota a firma Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Orsa – della tenuta occupazionale del settore. Il 13 ottobre, infatti, si è svolto un incontro con […]

SESTO FIORENTINO – Sabato scorso i lavoratori dei servizi di pulizia dei treni regionali si sono mobilitati davanti ai cancelli dell’impianto dell’Osmannoro “per le preoccupazione – si legge in una nota a firma Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Orsa – della tenuta occupazionale del settore. Il 13 ottobre, infatti, si è svolto un incontro con le due aziende subentranti, durante il quale non si sono rese disponibili a sottoscrivere un verbale di cambio appalto che prevedesse il passaggio dei lavoratori oggi operanti nel settore alle condizioni contrattuali presenti, proponendo soluzioni che non permetterebbero il reale svolgimento del servizio che la Regione Toscana paga. “Nottata drammatica davanti ai cancelli dell’Osmannoro – comtinua il comunicato – per i lavoratori degli appalti ferroviari. Trenitalia ha la responsabilità per aver gettato nel dramma l’intero settore con un cambio appalto che mette in pericolo la riassunzione dei lavoratori da parte delle ditte entranti. Il sindacato ha ricercato soluzioni volte a risolvere la questione ma l’atteggiamento arrogante di alcune delle ditte subentranti e il disinteresse della Committente, ha vanificato i nostri sforzi. E’ stata pertanto indetta la mobilitazione di tutto il settore degli appalti ferroviari e allargheremo la vertenza a tutta Trenitalia. E’ inaccettabile per i lavoratori, per il sindacato e per tutte le persone di buonsenso, che in appalti a cui vengono destinate maggiori risorse economiche di quelle precedenti, ci si trovi di fronte a dei licenziamenti. E’ indispensabile che anche gli attori istituzionali facciano la loro parte per il mantenimento della correttezza e dei posti di lavoro in Toscana e, chiediamo, in primis, l’intervento della regione Toscana che finanzia ed investe ingenti risorse nei servizi alla cittadinanza come appunto il trasporto pendolare su ferro”.