Appello dell’associazione Antichi mestieri “Serve una casa per gli oggetti del passato”

SESTO FIORENTINO – Cercano “casa” gli oggetti dell’associazione Antichi mestieri e mondo contadino. Oltre 500 tra piccoli attrezzi provenienti da vecchi mestieri, strumenti di lavoro utilizzati in campagna nei primi del Novecento, banchi di scuola di inizio del secolo scorso, carri usati dai contadini del passato e anche un vecchio frantoio costruito in pietra dal […]

SESTO FIORENTINO – Cercano “casa” gli oggetti dell’associazione Antichi mestieri e mondo contadino. Oltre 500 tra piccoli attrezzi provenienti da vecchi mestieri, strumenti di lavoro utilizzati in campagna nei primi del Novecento, banchi di scuola di inizio del secolo scorso, carri usati dai contadini del passato e anche un vecchio frantoio costruito in pietra dal Pignone e donato all’associazione sestese. Questo patrimonio della nostra storia che racconta di famiglie e di attività agricole, presto dovrà lasciare il magazzino, privato, dove attualmente è ricoverato. L’associazione Antichi mestieri e mondo contadino nasce ufficialmente nel 2004 e partecipa subito portando la propria conoscenza del monto passato alla Festa del grano, nasce con lo scopo di non disperdere la cultura contadina e raccogliere gli oggetti degli antichi mestieri come il fabbro, il calzolaio. Gran parte degli oggetti sono arrivati all’associazione dalla collezione di Bruno Carmagnini. Adesso gli otto carri (fra cui uno della fine dell’800), il frantoio, i 13 banchi con il materiale scolastico di un tempo e tanti piccoli oggetti di uso comune, saranno dispersi. L’appello che l’associazione lancia è rivolto a privati, associazioni, ma anche ad enti pubblici: chiede di non disperdere tutto questo materiale, ma di poterlo ricoverare in uno spazio adeguato (circa 500 mq) per diventare una esposizione permanente da promuovere sia dal punto di vista turistico che culturale. Lo spazio che fino ad ora hanno diviso gli oggetti del passato è stato condiviso anche dai carri mascherati del Carnevale sestese. “Certo potremo vendere parte di questo materiale – dicono all’associazione – ma verrebbe a cadere quello che abbiamo fatto in questi anni: raccogliere testimonianze del passato per far conoscere la nostra storia. E’ davvero un peccato che nessuno si faccia avanti per raccogliere il nostro appello. Purtroppo il tempo a disposizione è poco e sta scadendo”. Chi volesse mettersi in contatto con l’associazione Antichi mestieri e mondo contadino e “salvare” gli oggetti, può rivolgersi a Liberato Galluccio 3394146157 oppure Mario Berti 3386702505 oppure inviare una mail a: gal.li@alice.it.