Apre a Prato il primo “boutique hotel” della città. Lunedì 5 dicembre l’arrivo dei primi clienti

PRATO – Un albergo a quattro stelle, con undici camere da letto completamente personalizzate e caratterizzate da una elevata innovazione tecnologica, giardino esterno e un servizio colazione con prodotti a chilometro zero. E’ stato inaugurato in via Firenze 386, in zona La Querce, quasi al confine con Il Rosi, il primo boutique hotel di Prato. […]

PRATO – Un albergo a quattro stelle, con undici camere da letto completamente personalizzate e caratterizzate da una elevata innovazione tecnologica, giardino esterno e un servizio colazione con prodotti a chilometro zero. E’ stato inaugurato in via Firenze 386, in zona La Querce, quasi al confine con Il Rosi, il primo boutique hotel di Prato. Si tratta del “Petit Hotel”, che va a riqualificare una vecchia locanda ormai da anni in stato d’abbandono. A portare avanti il progetto è stata una cordata di imprenditori che nel 2020, in pieno periodo pandemico, ha deciso di investire sul territorio pratese, riqualificando una porzione di via Firenze e provando a intercettare un segmento del settore ricettivo ancora non diffuso a Prato. Il boutique hotel infatti esprime una struttura a misura di cliente, con una tipologia d’architettura con uno stile deciso, un design unico, e servizi personalizzati di fascia medio-alta.

Dopo l’inaugurazione dei giorni scorsi (alla presenza dell’assessore Benedetta Squittieri, dei consiglieri comunali Marco Sapia e Claudio Belgiorno e del presidente provinciale di Federalberghi, Rodolfo Tomada), l’albergo apre ufficialmente al pubblico da oggi, lunedì 5 dicembre. All’interno ci lavorano sei dipendenti, tutti provenienti dal settore alberghiero, e in prospettiva la necessità è quella di procedere con nuove assunzioni. Già per oggi alcune camere sono state prenotate, segno dell’attesa che c’era in zona per l’apertura della struttura. I responsabili del Petit Hotel spiegano anche le motivazioni che hanno portato all’apertura dell’albergo a Prato.

“La realizzazione del “Petit Hotel” nasce dal desiderio di rispondere a più finalità, – spiega la direttrice, Barbara Pollastri – da un lato c’è quella sociale, cioè di fare qualcosa di bello e utile per la città, dall’altro l’obiettivo di offrire a Prato e alle zone limitrofe un servizio alberghiero che finora non c’era. Passando, poi, per la riqualificazione urbanistica di un immobile ormai da tempo in disuso e degradato. La risposta del quartiere e della clientela è stata ottima. In tanti si sono spesso fermati in questi mesi per chiederci quando avremmo aperto e adesso siamo arrivati al momento tanto atteso”. L’hotel è suddiviso in due parti. All’ingresso troviamo la hall concepita come spazio urbano di accoglienza, che invita alla socializzazione. Poi ci sono i corridoi, con richiami naturali, stilizzazione di fiori e alberi, concepiti come filtro di passaggio verso i luoghi dedicati al riposo, più intimi, rilassanti, di rigenerazione. I corridoi conducono alle stanze che sono completamente insonorizzate, tutte danno sul giardino esterno, e ognuna ha una propria caratterizzazione: quindi un nome, un colore predominante e cromoterapia lavorando sull’effetto benefico dei materiali naturali. Il servizio di colazione inoltre è alla carta, con tutti i prodotti a chilometro zero provenienti dalle botteghe di quartiere o comunque da aziende del territorio. Lo stesso vale per i prodotti di cortesia”. “La città in passato ha sofferto la vicinanza di Firenze dal punto di vista ricettivo, – conclude la direttrice Pollastri – dopo il Covid, invece, il turista ha iniziato a modificare le proprie esigenze, cominciando a preferire di soggiornare appena fuori dalle grandi città d’arte. Noi, così, proviamo a intercettare questo trend, rivolgendoci ai turisti che vengono a Prato, oppure che cercano una base strategica per visitare Firenze e tutta la Toscana. Infine miriamo a intercettare imprenditori, professionisti e clientela di passaggio”. Per prenotazioni al “Petit Hotel” contattare la reception al numero 0574/1540033.

A curare il progetto e l’interior design dell’albergo sono stati l’architetto David Darelli e il geometra Claudio Rospigliosi, già di recente protagonisti della realizzazione della nuova sede del centro fisioterapico di viale Montegrappa ‘Fisiomakbi’. “L’idea che vogliamo ricreare nei clienti è quella di sentirsi come se fossero a casa propria, – spiega l’architetto Darelli – già in fase di prenotazione vogliamo che il cliente scelga la stanza che più si avvicina al proprio carattere. E poi ci sono i servizi: domotica, smart tv, internet per le videoconferenze, un iPad che consente di effettuare ordinazioni su WhatsApp senza alzarsi dal letto di camera. E un servizio di informazioni su cosa visitare a Prato e in Toscana. L’intervento è stato molto rilevante anche dal punto di vista urbanistico, ristrutturando un immobile fatiscente e assicurando al vicinato e a tutto il quartiere una struttura moderna, elegante e innovativa. Insomma un piccolo hotel dalle grandi ambizioni, che vuole accogliere il cliente in tutti i sensi, aiutandolo a rigenerarsi dopo una giornata lavorativa o da turista”.