#Aprigliocchi, #DifendiCampi: continua la campagna di affissioni di Foza Italia

CAMPI BISENZIO – #Aprigliocchi, #difendiCampi: inaugurata il mese scorso con un primo manifesto sul rischio smantellamento del punto di emergenza territoriale, continua anche a novembre, la nuova campagna affissioni promossa da Forza Italia che, andrà avanti anche nei prossimi mesi “per informare i cittadini – si legge in una nota – delle scellerate scelte dell’amministrazione […]

CAMPI BISENZIO – #Aprigliocchi, #difendiCampi: inaugurata il mese scorso con un primo manifesto sul rischio smantellamento del punto di emergenza territoriale, continua anche a novembre, la nuova campagna affissioni promossa da Forza Italia che, andrà avanti anche nei prossimi mesi “per informare i cittadini – si legge in una nota – delle scellerate scelte dell’amministrazione Fossi”.
I nuovi manifesti affissi nei giorni scorsi per le strade di Campi Bisenzio sono dedicati allo spostamento dell’archivio comunale, “avvenuto in spregio agli obblighi conservativi previsti dal codice dei beni culturali. Si tratta di una situazione che ancora oggi non ha trovato soluzione”.

“Come noto – spiegano i consiglieri comunali Paolo Gandola e Chiara Martinuzzi e la coordinatrice azzurra Elisa Lotti – nel giugno scorso, presso la Biblioteca di Villa Montalvo è stato realizzato un vero e proprio svuotamento della Torre Nord della villa stessa per affidare i locali a un’associazione privata. L’archivio postunitario, finora presente, è stato così frettolosamente inscatolato e dopo essere stato trasportato al cantiere comunale e stato poi riportato a Villa Montalvo e ammassato presso la cappellina”.

“L’archivio post unitario, – continuano – senza alcuna particolare tutela, è stato accatastato in scatole di cartone e poi gettato presso la cappellina Villa Montalvo mandando completamente a monte la catalogazione finora esistente che era stata realizzata con cura dall’unico e archivista presente a Campi, ora in pensione. L’ammasso delle scatole nella cappellina, secondo l’assessore sarebbe dovuto essere temporaneo ma perdura ancora oggi dopo oltre cinque mesi. Quanto tempo dovremo ancora attendere prima che l’archivio sia collocato adeguatamente? Chi ne garantirà la gestione? Con quali competenze? Chi riordinerà l’archivio che è stato ammassato nelle scatole senza alcun criterio? Verrà incaricato un archivista? In caso contrario non sarà possibile alcuna consultazione, sarà come cercare un ago nel pagliaio. Da parte nostra, dopo l’ispezione della soprintendenza archivistica che ha riscontrato gravi irregolarità chiediamo alla magistratura di procedere spedita sull’indagine in corso affinché siano individuate tutte le responsabilità del caso”.