Armentano (Metrocittà): “Essenziale aggiornare le procedure per il rientro degli atleti positivi”

FIRENZE – “Individuiamo nei bilanci degli enti locali forme di sostegno e premialità ai gestori di impianti sportivi: bisogna dare respiro. Sport e Covid: le regole per rientrare a esercitare l’attività vanno riviste”: non ha dubbi Nicola Armentano (e in tanti come lui…), consigliere della Città Metropolitana di Firenze con delega allo sport. “E’ giusto […]

FIRENZE – “Individuiamo nei bilanci degli enti locali forme di sostegno e premialità ai gestori di impianti sportivi: bisogna dare respiro. Sport e Covid: le regole per rientrare a esercitare l’attività vanno riviste”: non ha dubbi Nicola Armentano (e in tanti come lui…), consigliere della Città Metropolitana di Firenze con delega allo sport. “E’ giusto attenzionare la salute degli atleti – aggiunge Armentano – ma ora c’è un eccesso di burocrazia e troppa prudenza  che determinano tempi di rientro lunghi ed onerosi, con rischio di ulteriore abbandono di molti ragazzi. I tempi per la visita agonistica post Covid, e soprattutto la necessità di ripetere la stessa a un mese di distanza, pare francamente eccessiva sugli asintomatici o sui vaccinati”.

“D’altra parte, altri lavoratori, per esempio forze dell’ordine o chi fa lavori pesanti e faticosi, che sostengono un certo impegno cardiovascolare pur senza essere di per sé atleti, possono rientrare in attività con l’esito di un tampone negativo. “Anche nel mondo dello sport – continua Armentano – andrebbero individuati e utilizzati approcci diversi per garantire certamente sicurezza. Chi ha fatto tre vaccini e non ha nessun sintomo va orientato così come si fa per qualsiasi altra forma influenzale”. Le strutture che peraltro si occupano di questi aspetti non riescono a garantire i loro servizi con normalità, perché sostengono un peso molto alto e non routinario, con la problematica di ingolfare ulteriormente con altre richieste di visite medico sportive gli stessi servizi spesso saturi di richieste.

“Il mondo dello sport oggi vive momenti difficili e la perdita di partecipazione legata ai costi energetici che graveranno sulla gestione degli impianti rischiano di aumentare la sofferenza del mondo sportivo essenziale per la tenuta psichica oltre che sportiva dei nostri ragazzi”. Al tempo stesso, – continua Armentano – bisogna venire incontro a chi gestisce impianti sportivi, come quelli natatori, che richiedono risorse ed energie consistenti. Possiamo cercare di individuare forme di premialità per quanti investono in accorgimenti che limitano il consumo energetico e trovare risorse nei bilanci, anche in quello della Metrocittà, risorse per dare respiro ai gestori che sono in difficoltà”. Per parte sua, la Città Metropolitana, in questa lunga stagione di emergenza sanitaria, ha cercato di sostenere lo sport per eventi con grosso impatto sul territorio, tra cui corse e gare, forme di partecipazione sostenibile come le Olimpiadi metropolitane. “Ora possiamo continuare in questa direzione – conclude Armentano – ampliando l’azione verso linee di supporto ai gestori di impianti sportivi”.