LASTRA A SIGNA – “Ascolta gli altri e sentirai te stesso”: da venerdì 11 ottobre, con inizio alle 21, prenderà il via la stagione 2024-2025 del Teatro delle Arti, arricchita da nuove produzioni a firma Teatro popolare d’arte: “Un’opera da quattro soldi” con Ciro Masella e “L’assaggiatrice di Hitler” con Silvia Gallerano dal romanzo Premio Campiello di Rosella Postorino. Spazio anche alla nuova drammaturgia e ai grandi nomi del teatro di affabulazione con Ascanio Celestini e Marco Baliani. Una stagione con omaggi a grandi personaggi come Mia Martini (7 febbraio), il fisico e astronomo Bepi Colombo, insignito della medaglia doro dalla Nasa per le sue ricerche spaziali, e Alberto Sordi nel nuovo spettacolo “Tanti Sordi” della compagnia Frosini-Timpano, vincitrice di tre Premi Ubu (2021,2022) il 22 novembre. Presente il Teatro carcere con i giovani detenuti dell’Istituto Penale Cesare Beccaria sul palco in “Errare umanum est”, spettacolo che sarà presentato anche a tutti gli studenti delle scuole superiori del territorio. Stagione che è stata presentata questa mattina in Consiglio regionale alla presenza del sindaco Emanuele Caporaso, dell’assessore alla cultura Massimo Galli e del consigliere regionale Fausto Merlotti.
La nuova drammaturgia ha il suo spazio con le compagnie del momento come Il Giardino delle ore che affronta il testo di Ethan Coen (regista insieme al fratello di tante pellicole di successo), in “Quasi una serata”, spettacolo finalista In-Box ‘23 (4 aprile); il Teatro Libero di Palermo, capitanato dal regista Beno Mazzone, propone una visione diversa della Shoah in una favola poetica dal titolo “La merce più preziosa” di Jean-Claude Grumberg (24 gennaio). Di e con Davide Grillo il monologo comico “Come se niente” fosse (8 novembre). La stagione parla di un teatro fortemente relazionato alla propria città di Lastra a Signa e alla Città metropolitana di Firenze, dove trova spazio anche il vernacolo fiorentino e le compagnie amatoriali hanno una loro rassegna dedicata. Corsi di teatro e dramaterapy, residenze artistiche, il teatro per le scuole e i festival di danza parlano di un teatro vivace e aperto a tutti. “Ascolta gli altri e sentirai te stesso”: questo il titolo di questa stagione che il regista e drammaturgo Gianfranco Pedullà, con la compagnia Teatro popolare d’arte, firma, partendo dal concetto che il teatro è una forma antica di cura. In queste pieghe si inserisce un programma vario ed eterogeneo per un pubblico di ogni età, tra teatro, cinema, danza e musica, così il Teatro delle arti si propone come avamposto culturale contro le contraddizioni, la solitudine e l’individualismo di questo nostro tempo.
In questa ottica i nuovi allestimenti del Teatro popolare d’arte, propongono argomenti contemporanei e di riflessione: Un’opera da quattro soldi con l’attore Ciro Masella è un lavoro di teatro musicale che parte dalla settecentesca Opera del mendicante dell’inglese John Gay e, sfiorando “L’opera da tre soldi” di Brecht (1928), rappresenta la vita malavitosa di oggi e inaugura la stagione (11 ottobre); Bepi Colombo. Il cacciatore di stelle, rende omaggio a un grande personaggio del Novecento, simbolo dell’era spaziale (29 novembre e in tour in tutta Italia). L’assaggiatrice di Hitler debutta con Silvia Gallerano, vincitrice (prima attrice italiana) del premio The Stage 2012 for Acting Excellence per l’interpretazione de La Merda, opera di Cristian Ceresoli, interprete di successo anche sul grande schermo (9 e 10 gennaio). Due grandi nomi del teatro di affabulazione arricchiscono la stagione: Ascanio Celestini in un classico, Radio clandestina (11 aprile) e Marco
Baliani in Kohlhass (14 marzo).
“Una stagione teatrale molto importante, che riesce a presentare spettacoli e eventi di vario genere – ha detto Fausto Merlotti, consigliere regionale – con l’impegno di combattere l’individualismo e la solitudine, consentire alle persone di ogni età di potersi riconoscere in questi spettacoli. Un teatro importante per Lastra a Signa, per l’area metropolitana e l’intera Toscana. Vorrei segnalare lo spettacolo realizzato con i detenuti del Carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, dove si evidenzia che persone che hanno sbagliato possono trovare nel teatro un modo per percorrere strade diverse e di recupero”. “E’ un cartellone all’insegna della libertà dello spettatore, che può comporsi la sua stagione tra le 23 proposte che presentiamo – ha detto Gianfranco Pedullà, direttore artistico – e che hanno aspetti molto diversi: dalle nostre produzioni a compagnie toscane di primo livello, dalla danza alle commedie, per arrivare a maestri del teatro come Ascanio Celestini. Vorrei che fosse la stagione di tutti e che il nostro pubblico riuscisse a fare il suo percorso personale in questa molteplicità di spettacoli”. “La stagione teatrale presenta un’offerta molto ampia – ha detto il sindaco Emanuele Caporaso – e inoltre, con il Teatro delle Arti, facciamo insieme una progettazione che non si limita agli spettacoli, ma coinvolge varie fasce di popolazione a partire dai ragazzi. Il nostro scopo non è solo di portare le persone a teatro, ma anche quello di portare il teatro nel nostro territorio e creare situazioni culturali nuove”.