CAMPI BISENZIO – Asmana, la più grande day spa d’Italia, riapre le porte del suo Paradiso del benessere il 22 novembre, dopo aver affrontato le conseguenze dell’alluvione che ha colpito la regione Toscana. Asmana dedicherà la giornata del 14 dicembre per sostenere Campi Bisenzio. Metà del ricavato degli ingressi di quel giorno verrà devoluto al Comune, contribuendo a sostenere le famiglie gravemente colpite dall’alluvione. La sera del 2 novembre, Asmana era aperta al pubblico quando il personale ha prontamente rilevato l’imminente emergenza. Nonostante l’attivazione immediata dei sistemi di sicurezza e l’evacuazione tempestiva dei clienti, l’allegamento delle strade circostanti ha impedito a alcuni ospiti e a parte del personale di lasciare la struttura. In risposta, Asmana ha immediatamente aperto le sue porte, offrendo un rifugio sicuro in cui poter passare la notte.
Nei giorni successivi è stato possibile iniziare a valutare e porre rimedio ai danni causati. La zona dedicata all’accoglienza degli ospiti, le piscine ed i piani superiori non sono stati raggiunti dall’acqua. Tuttavia, il seminterrato è stato allagato, con oltre 60 cm di acqua. Un massiccio sforzo è stato profuso per drenare l’acqua dal seminterrato, un’area di oltre 3.000 metri quadrati, e ripristinarne il funzionamento degli impianti lì collocati. Dopo giornate di grande impegno, Asmana riapre le sue porte, pronta a offrire la massima esperienza di benessere ai suoi ospiti. L’impegno senza riserve nei confronti della sicurezza e del benessere degli ospiti e del personale è stato al centro di tutte le azioni intraprese durante questa emergenza, assumendo un significato ancor più profondo e vitale.
“In questo momento di difficoltà, la priorità continua a essere il benessere e la salute di tutti. – dicono ad Asmana – I valori di solidarietà si estendono anche alla comunità locale. Il personale, in un gesto di volontariato, si è dedicato ad aiutare la popolazione alluvionate. Da parte della struttura non sono state avanzate richieste di aiuto alle amministrazioni locali, optando invece per dare priorità alle persone che hanno perso le proprie case”.