Aspettative, desideri, idee degli studenti dell’ultimo anno di superiori in una ricerca di Cisl Scuola e Fondazione Tarantelli

FIRENZE – Ultima tappa nazionale, stamani all’Istituto alberghiero Buontalenti di Firenze, del progetto di ricerca “Conoscere i giovani, per costruire il futuro”, condotto dalla Cisl Scuola in collaborazione con la Fondazione Tarantelli. L’obiettivo dell’indagine è quello di ascoltare e comprendere le aspettative, le inquietudini, i desideri e le idee per il futuro dei giovani studenti […]

FIRENZE – Ultima tappa nazionale, stamani all’Istituto alberghiero Buontalenti di Firenze, del progetto di ricerca “Conoscere i giovani, per costruire il futuro”, condotto dalla Cisl Scuola in collaborazione con la Fondazione Tarantelli. L’obiettivo dell’indagine è quello di ascoltare e comprendere le aspettative, le inquietudini, i desideri e le idee per il futuro dei giovani studenti dell’ultimo anno di istituti tecnici, professionali e licei di diverse città italiane, dal nord al sud del paese. Un tentativo di esplorare le aspettative dei ragazzi per il “giorno dopo la maturità”, in termini di lavoro, studio e più in generale di contribuzione alla società del futuro che, se non altro per motivi anagrafici, certamente, appartiene a loro. Il progetto pone quindi al centro l’ascolto delle nuove generazioni per dare loro un ruolo attivo nella costruzione del proprio futuro. Troppo spesso infatti si parla dei giovani senza coinvolgerli, si gestiscono progetti che li riguardano senza conoscere le loro reali esigenze e si danno giudizi su di loro senza neppure averli mai ascoltati.

“La Cisl Scuola e la Fondazione Tarantelli – dice il segretario generale della Cisl Scuola Firenze-Prato, Claudio Gaudio – vogliono rompere questo schema e dare ai giovani un messaggio diverso, per dimostrare quanto sono capaci di pensare, di esprimere le proprie opinioni e di fornire un contributo attivo alla società in cui vivono, dando loro la possibilità di essere protagonisti del proprio futuro”. L’indagine, che ha coinvolto circa 700 alunni su tutto il territorio nazionale, è stata condotta tramite somministrazione di un questionario che gli studenti potevano decidere di mantenere anonimo o meno, al quale è seguita una discussione in plenaria con l’obiettivo di suscitare spunti sull’orientamento che potranno poi essere meglio approfonditi con i docenti della classe. Il frutto di questa indagine, con le considerazioni che ne seguiranno, sarà pubblicato come contributo di approfondimento e valorizzazione del ruolo orientativo della scuola nell’ambito delle politiche attive del lavoro.