SESTO FIORENTINO – Lunga, calda e difficile (soprattutto per il sindaco); questa è stata l’assemblea di ieri sera a Querceto organizzata dal comitato spontaneo degli abitanti per mettere in discussione l’approvazione del nuovo regolamento urbanistico. Come si ricorderà, questo prevede la costruzione di due edifici di edilizia sociale (Ers) nelle aree di piazza Bologna e via Venezia, due spazi che attualmente sono a verde pubblico. Una decisione che non è andata giù agli abitanti della zona.
L’assemblea di ieri si è tenuta in una sala della Casa del Popolo strapiena di gente nonostante la temperatura da fornace, circa 300 persone che hanno partecipato attivamente con interventi, ma anche con invettive e lunghi applausi. Sul palco, erano seduti alcuni del comitato spontaneo di cittadini (Marco Rosi, Silvia Fissi, Andrea Sarti), il sindaco di Sesto Gianni Gianassi e l’assessore all’urbanistica Maurizio Soldi. Ma per parlare al microfono non si sono tirati indietro molti cittadini presenti in platea; gli interventi, più o meno accesi, si sono susseguiti per quasi tre ore, intervallati dalle risposte del sindaco. Presente alla serata anche il Comitato “Salviamo il parcheggio di viale XX Settembre”. Dalla sala non sono mancate rumorose contestazioni all’indirizzo di Gianassi, che in alcuni momenti è apparso irritato e in difficoltà.
Ma cosa hanno chiesto in breve i cittadini del “comitato spontaneo”? Come riporta anche la petizione scritta che stanno facendo girare, si chiede di non cementificare le aree verdi di Querceto e il recupero dei volumi degradati esistenti sul territorio. Nel corso della serata sono emersi anche suggerimenti per poter risolvere il problema delle “case vuote”, le abitazioni disabitate che non vengono vendute né affittate (perlopiù per paura di morosità degli inquilini) che si stanno moltiplicando anche sul territorio sestese. Un problema che, se risolto, potrebbe secondo alcuni azzerare la necessità di nuove case.
Infine si è chiesto di sospendere l’approvazione del nuovo regolamento urbanistico fino all’elezione del nuovo sindaco, nel 2014.
A tutto questo il sindaco ha risposto punto per punto, spiegando le motivazioni dell’amministrazione, le soluzioni fattibili e non fattibili, e ha assicurato che “questa serata non ci passerà come acqua fresca. Abbiamo davanti quattro possibili opzioni – ha detto – non fare nulla, fare tutto, demandare le soluzioni ad altri oppure ragionarne insieme. Sarei per questa ultima opzione”. E ha invitato ad un prossimo tavolo dei rappresentanti del comitato spontaneo.
Francesca Gambacciani
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