Assessore Ceccarelli: “Non esiste un caso Fi-Pi-Li, non ci sono criticità trascurate”

FIRENZE – “Non esiste un caso’ Fi-Pi-Li, non ci sono criticità trascurate, lavori fatti male o altro”. A parlare così è l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, che aggiunge: “L’apertura del cantiere sul viadotto del Turbone, nel tratto compreso fra gli svincoli di Ginestra e Montelupo Fiorentino, non rappresenta un’anomalia, ma un normale caso di amministrazione di […]

FIRENZE – “Non esiste un caso’ Fi-Pi-Li, non ci sono criticità trascurate, lavori fatti male o altro”. A parlare così è l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, che aggiunge: “L’apertura del cantiere sul viadotto del Turbone, nel tratto compreso fra gli svincoli di Ginestra e Montelupo Fiorentino, non rappresenta un’anomalia, ma un normale caso di amministrazione di un bene pubblico, un intervento di manutenzione straordinaria – programmato e già annunciato da tempo – necessario per riqualificare e rendere più sicura la viabilità sulla principale strada regionale della Toscana. Il cantiere durerà fino a primavera, la sua chiusura è attualmente prevista nei giorno precedenti la Pasqua”.

“Dall’inizio del 2019 – ha aggiunto Ceccarelli – è stato annunciato e illustrato il Piano per il risanamento della Fi-Pi-Li, con un investimento regionale da oltre 26 milioni di euro. Un piano complesso e articolato in vari interventi, tutti necessari, alcuni più, altri meno urgenti. Il primo passo era il maxi cantiere di oltre 3 chilometri fra Ginestra e Montelupo, durato da maggio a dicembre 2019, durante il quale sono state possibili ulteriori verifiche sull’infrastruttura. Questi test hanno portato alla luce la necessità di intervenire in maniera specifica sul Viadotto del Turbone, con opere diverse e più approfondite rispetto a quelle che erano state preventivate”.

E ancora: “Più volte è stato annunciato che al termine del primo grande cantiere ne sarebbe stato aperto uno, molto più piccolo, relativo al solo Turbone. Ieri, lunedì 27 gennaio, questo piccolo cantiere, di 200 metri, è stato avviato, gli automobilisti ne inizieranno a vedere gli effetti in strada da domani, mercoledì 29 gennaio. In questa fase verranno fatti dei complessi lavori di sostituzione delle barriere protettive e antirumore, oltre al risanamento dei cordoli di calcestruzzo armato. Dato che il viadotto di Turbone, però, ha necessità di interventi importanti anche sulla soletta e sull’armatura in ferro – ha concluso – dovrà essere programmata entro l’anno – probabilmente in autunno – una seconda tranche di lavori, ancora da appaltare. Per scongiurare un ulteriore deterioramento dell’infrastruttura, si è scelto di agire con prudenza e intervenire subito, non appena l’inizio di criticità è stato evidenziato”.