Assessore Scalini: “Qualità e Servizi è un’azienda sana e che ha gestito in maniera esemplare il periodo della crisi”

SIGNA – E’ una lunga replica quella che l’assessore Gabriele Scalini fa alle critiche mosse da Signa Libera e Fratelli d’Italia nei confronti della gestione 2020 di Qualità e Servizi. “Stiamo parlando – dice Scalini – di un’azienda sana e che ha condotto in maniera esemplare il periodo della crisi. Le accuse di Signa Libera […]

SIGNA – E’ una lunga replica quella che l’assessore Gabriele Scalini fa alle critiche mosse da Signa Libera e Fratelli d’Italia nei confronti della gestione 2020 di Qualità e Servizi. “Stiamo parlando – dice Scalini – di un’azienda sana e che ha condotto in maniera esemplare il periodo della crisi. Le accuse di Signa Libera e Fratelli d’Italia sono una teoria di errori e fantasie. Spiace che dopo il consiglio comunale del 17 maggio scorso si torni a insistere con argomenti carichi di ideologia e privi di analisi fattuale su questioni su cui avevo puntualmente risposto proprio in consiglio comunale”.

Entrando nel merito della questione, “se ci riferiamo al budget 2021, è stato pubblicato il 22 gennaio 2021 anziché il 30 novembre 2020 per vedere i dati consuntivi di novembre e dicembre e poter effettuare una previsione più realistica dell’esercizio. Come tutti si ricorderanno, nell’autunno scorso iniziarono a diffondersi le prime zone rosse ed era estremamente complicato fare previsioni su aperture e chiusure. La pandemia, infatti, ha cambiato tutti i dati storici a cui eravamo abituati, per cui, abbiamo preferito aspettare questi due mesi per vedere il trend delle presenze. Tale scelta si è rivelata molto utile perché ha permesso di fare una migliore previsione senza pregiudicare la programmazione e il controllo degli obiettivi, come confermato nella della direzione per il monitoraggio degli scostamenti effettuata il 15 febbraio. Quanto alla pensante perdita, qualcuno dovrebbe informare Signa Libera e Fratelli d’Italia che nel 2020 l’Italia, così come il resto del mondo, ha dovuto affrontare una pandemia che ha causato la chiusura totale delle attività commerciali, delle scuole e delle mense nei mesi che vanno da marzo a giugno e una ripartenza graduale in quelli successivi”.

“Detto questo, – continua Scalini – se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria, la società avrebbe prodotto un utile stimato nel budget in 268.364 euro. Con l’arrivo della pandemia, invece, c’è stata una perdita di fatturato di quasi il 50% e una perdita di 641.092 euro dopo le imposte anche per il sostegno che la società, in accordo con i Comuni soci, ha dato alle famiglie del territorio anticipando e integrando il Fis dei dipendenti al 100% con le sole risorse finanziarie della società. Quanto ai costi del personale direzionale nel 2020 hanno subito un aumento rispetto al 2019 perché la società si è dotata della figura di un direttore generale che in precedenza non c’era: tale figura si è resa indispensabile per gestire l’entrata di nuovi comuni (Calenzano, Carmignano mentre è tuttora in corso l’ingresso di un altro Comune) all’interno di Qualità e Servizi e, dunque, anche in vista di un aumento considerevole del carico di lavoro organizzativo”.

“Quanto all’assorbimento del personale delle cooperative che gestiscono la somministrazione dei pasti nelle scuole di Calenzano e Carmignano non depaupererà niente. L’unica cosa che succederà al bilancio della società sarà semplicemente lo spostamento di una voce di costo nella riclassificazione Cee da costi per servizi (costo delle cooperative) a costi del personale, aumentandone la relativa incidenza, per altro solo dello 0,4%. Si fa inoltre notare che i Comuni di Calenzano e Carmignano apportano un fatturato di quasi 2 milioni di euro. Anche l’affermazione che ci sia stata una mancanza di comunicazioni intermedie da parte della società è completamente priva di fondamento dal momento che Il management ha tempestivamente effettuato una nuova previsione di bilancio dopo il lockdown del marzo 2020 facendo simulazioni su più scenari e condividendo tutto il lavoro con l’assemblea dei soci del 29 aprile 2020. Anche l’idea che ci sia una diminuzione dei costi di manutenzione è completamente errata: infatti, il budget 2021 non prevede la riduzione dei costi di manutenzione annuali, bensì una diminuzione a bilancio delle manutenzioni preesistenti nell’ambito degli ammortamenti”.

“Quanto alla richiesta di come sarebbe stato colmato il disavanzo della società, – conclude l’assessore Scalini – la perdita sarà appianata utilizzando la riserva straordinaria accantonate negli anni passati dalla società, mantenendo comunque un livello di patrimonio netto che garantisce la stabilità finanziaria dell’azienda anche lungo termine. Per quanto concerne l’abbassamento del costo dei pasti è una competenza dei Comuni; ci sono già tutti gli strumenti per individuare delle tariffe che siano conformi alla situazione reddituale delle famiglie che, in caso di difficoltà economica, possono fare l’Isee corrente vedendosi adeguare il piano tariffario di conseguenza. Va infine ricordato che, a differenza di tutte le altre aziende di ristorazione collettiva, Qualità e Servizi non ha chiesto aumenti per i maggiori costi e le minori entrate dovute al Covid, per cui il mantenimento del costo pasto, unitamente ad un miglioramento del servizio, è già uno sforzo importante per una società che ha visto perdite importanti nel 2020”.