Associazione Tumori Toscana, pubblicato il rapporto 2021 sull’attività assistenziale: crescono anche le richieste di aiuto psicologico

FIRENZE – L’Associazione Tumori Toscana ha pubblicato il rapporto sull’attività assistenziale nel 2021 relativo alle province di Firenze, Prato e Pistoia. Sono stati ben 1.260 i nuovi malati di tumore seguiti dall’ATT che dal 1999 offre a domicilio cura e assistenza gratuite ai malati e ai familiari grazie a uno staff multidisciplinare composto da medici, […]

FIRENZE – L’Associazione Tumori Toscana ha pubblicato il rapporto sull’attività assistenziale nel 2021 relativo alle province di Firenze, Prato e Pistoia. Sono stati ben 1.260 i nuovi malati di tumore seguiti dall’ATT che dal 1999 offre a domicilio cura e assistenza gratuite ai malati e ai familiari grazie a uno staff multidisciplinare composto da medici, psicologi, infermieri, operatori socio-sanitari, nutrizionista e fisioterapista. Anche nel 2021 l’attività di cure domiciliari oncologiche è stata segnata dalla pandemia da Covid-19 e questo spiega l’aumento di attivazioni rispetto agli anni precedenti (+20%). Sono, infatti, aumentate soprattutto le richieste di attivazioni da parte di pazienti in terapia attiva, in alcuni casi con possibilità di guarigione o con una lunga aspettativa di vita, come dimostrato dall’aumento di accessi infermieristici per medicazioni e prelievi ematici. Questi ultimi in particolare sono praticamente raddoppiati tra il 2018 e il 2021. 

“A conferma di quanto la pandemia abbia influenzato la nostra attività e la tipologia di assistenze – dice Giuseppe Spinelli, presidente dell’ATT- deve essere segnalato anche l’aumento di sedute psicologiche che nel 2021 registrano un +30% rispetto al 2018. Analizzando invece i decessi, si assiste a un progressivo aumento delle morti a domicilio, che sono passate dal 75% del 2018 al 88% del 2021. Questo è sicuramente da imputare a più fattori. Il primo, facilmente comprensibile, è da collegare direttamente alla pandemia: non potendo i familiari accedere, come in passato ai reparti o agli hospice, hanno preferito attivare le cure domiciliari. Più nel dettaglio –prosegue Spinelli- la diminuzione dei decessi in ospedale, dal 20% al 8% in questi anni, può essere collegata alla diminuzione dei ricoveri programmati per accertamenti o per sedute di chemioterapia che spesso vedevano un rapido peggioramento del quadro clinico e l’impossibilità di dimettere il paziente. Da aggiungere a queste considerazioni anche la riduzione dei posti letto in hospice”.

Il quadro che emerge dall’analisi di questi dati evidenzia come le cure domiciliari, soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria, siano fondamentali in qualunque fase della malattia oncologica per migliorare la qualità di vita dei malati e dei familiari. “L’équipe ATT – conclude il presidente Spinelli – durante l’emergenza Covid-19 ha dato dimostrazione di grande professionalità e tempestività, avendo saputo adattare il proprio intervento ai nuovi bisogni dei pazienti emersi con la pandemia. L’impatto del Covid sui malati oncologici ha avuto e potrà ancora avere conseguenze gravi e a lungo termine, per questo il nostro obiettivo è quello, come sempre, di continuare ad operare con professionalità, impegno e passione per garantire risposte concrete ed immediate e non lasciare mai solo nessun malto di tumore”.

Qui di seguito il rapporto completo