Ateneo senza barriere: il Design Campus supera la prova

CALENZANO – Ultimo sopralluogo per mappare l’accessibilità delle sedi dell’Università di Firenze al Campus di Calenzano. La struttura del Design di via Pertini è una delle sedi universitarie tra le più accessibili e senza barriere che permette la fruibilità pressochè completa da parte di tutti . Il progetto “Per un Ateneo senza barriere” è dell’Università […]

CALENZANO – Ultimo sopralluogo per mappare l’accessibilità delle sedi dell’Università di Firenze al Campus di Calenzano. La struttura del Design di via Pertini è una delle sedi universitarie tra le più accessibili e senza barriere che permette la fruibilità pressochè completa da parte di tutti . Il progetto “Per un Ateneo senza barriere” è dell’Università di Firenze e realizzato dalla startup Kinoa, con la partecipazione diretta dei soggetti fruitori coem studentesse, studenti e persone disabili. La mappatura viene realizzata grazie all’App Kimap: realizzata da Kinoa e fruibile gratuitamente, l’applicazione contiene funzioni dedicate per la geolocalizzazione dei punti d’interesse e la loro descrizione. La funzione di navigazione consente di raggiungere ogni singolo punto di interesse seguendo il percorso con la migliore accessibilità.

“Quello di Calenzano è un Campus realizzato di recente – spiega Lapo Cecconi, ideatore del progetto – ed è accessibile sia alle aule e ai laboratori, ma anche al Museo del Design. Inoltre grazie alla flessibilità dell’arredamento permette l’accesso veramente a tutti. Strutture come Brunelleschi e via Laura risentono di problemi degli edifici”. Una volta raccolti i dati questi diventeranno un app, “Kimap”, che potrà essere scaricata gratuitamente per capire dove trovare la completa accessibilità. “La mappatura collaborativa – ha detto la rettrice Alessandra Petrucci – è un esempio dell’impegno che l’Ateneo ha preso per rimuovere gli ostacoli che limitano l’accessibilità delle studentesse e degli studenti anche grazie alle nuove tecnologie ed idee come quella della app Kimap”. “Il lavoro sull’accessibilità – spiega Maria Paola Monaco – riguarda non solo gli spazi di studio e di ricerca in Ateneo, ma anche i servizi e i luoghi di utilità generale nei loro dintorni. I dati raccolti confluiranno in mappe digitali all’interno di Kimap che saranno poi messe a disposizione anche sul sito dell’Università di Firenze”.