Attività culturali, strutture polivalenti e un nuovo volontariato che resiste: i circoli Arci di Firenze ripartono nel nome della socialità

FIRENZE – I circoli Arci vecchi e fuori moda? No, decisamente no. Tra presentazioni di libri, dibattiti culturali e politici, attività per i più piccoli e le famiglie, serate di ballo, musica live e cene sociali, le Case del popolo riprendono con forza la propria attività dopo due anni di pandemia che hanno messo a […]

FIRENZE – I circoli Arci vecchi e fuori moda? No, decisamente no. Tra presentazioni di libri, dibattiti culturali e politici, attività per i più piccoli e le famiglie, serate di ballo, musica live e cene sociali, le Case del popolo riprendono con forza la propria attività dopo due anni di pandemia che hanno messo a dura prova la loro stessa esistenza e lo fanno puntando sul volontariato e su rinnovati gruppi dirigenti. E’ questo quanto emerge dal questionario che Arci Firenze ha realizzato coinvolgendo i 240 circoli, Case del popolo e associazioni affiliate al proprio comitato. Il questionario è stata l’occasione per l’Arci fiorentina di avere una fotografia più approfondita delle associazioni affiliate, conoscere le attività svolte e le necessità dei territori, cercando così di focalizzare al meglio il sostegno alle associazioni stesse e migliorare la possibilità di combinare le esigenze dei circoli.

“I circoli Arci sono spesso al centro di tante conversazioni, probabilmente anche a causa della capillare presenza nei nostri territori – commenta la presidente di Arci Firenze Marzia Frediani – ma nonostante questa centralità in certi dibattiti talvolta lo scambio di opinioni risente di molti stereotipi, non sempre positivi. Per questo abbiamo voluto fare una fotografia precisa di questi fondamentali presidi sociali e culturali e per restituire pieno valore all’agire quotidiano dei nostri volontari e delle nostre volontarie. Ne riceviamo un quadro vivace, fatto di tante iniziative, di voglia di stare insieme facendo socialità, formazione, cultura e al contempo di ospitalità di molte altre organizzazioni che trovano nei circoli la loro casa”.

Vediamo allora quelli che sono i numeri restituiti dal questionario realizzato nell’ultimo mese:

I circoli, gli spazi e i servizi – Dagli oltre 200 questionari raccolti emergono dati significativi, a partire dalla qualità delle strutture. I circoli Arci di Firenze nel 75% dei casi hanno la disponibilità di spazi all’aperto, la metà dei quali già pronti ad ospitare eventi. I due terzi dei circoli hanno una propria cucina interna utilizzata per la ristorazione o le cene sociali, di sale polivalenti per ospitare eventi di vario genere (fino anche a 700 metri quadrati), mentre un terzo del totale dispongono di sale danza o palestre ed il 20% hanno un proprio teatro o cinema con sale fino a 300 posti. I circoli sono sempre più luogo anche di ritrovo per gli studenti, come testimonia il 22% delle Case del popolo che dispongono di sale studio o biblioteche, a conferma di un’eterogeneità di frequentazione che supera ormai lo stereotipo del circolo animato solo da pensionati. Questa ampia offerta di attività e di spazi polivalenti attrezzati è ben fotografata dal dato che racconta come l’89% dei circoli intervistati dichiara di non avere attualmente spazi ancora non utilizzati. In pratica, questo vuol dire che sono davvero poche le stanze nei nostri Circoli attualmente per niente utilizzate settimanalmente da corsi, laboratori, cene sociali o attività culturali varie.

Gestione degli spazi di somministrazione – Fra tutti i circoli solo il 10% ha lo spazio somministrazione (bar) in gestione esterna. Un dato che ribadisce come la quasi totalità delle basi associative di Arci Firenze continuino a vivere grazie soprattutto all’apporto decisivo e fondamentale del volontariato e che rimangono una solida realtà anche sotto l’aspetto occupazionale con circa 250 dipendenti complessivi nell’intero territorio del comitato fiorentino.

Le attività – Circoli quindi grandi ed attrezzati ma vuoti di contenuti? Assolutamente no, altro stereotipo che il questionario vuole sfatare. Sono centinaia le attività culturali e ricreative che infatti ogni settimana vengono proposte nei circoli e gli ambiti più gettonati sono le presentazioni di libri e gli incontri e dibattiti culturali. Quasi la metà delle Case del popolo continua a ospitare dibattiti e conferenze politiche, talvolta rimanendo come da tradizione sede vera e propria delle sezioni di vari partiti, mentre il 40% circa organizza serate di ballo. La capacità di sapersi rinnovare anche nelle offerte culturali è però palese, come racconta l’alto numero di spettacoli teatrali, concerti di musica live, proiezioni di film, mostre d’arte e laboratori, ospitati mediamente da oltre un terzo dei circoli fiorentini.

I corsi – I circoli si confermano sempre di più come luoghi frequentati costantemente anche per laboratori e corsi. Sfiorano il centinaio i circoli e le associazioni che propongono settimanalmente corsi di ballo, Yoga e ginnastica dolce ma in sensibile crescita sono anche le Case del popolo che prevedono attività laboratoriali continuative per i più piccoli, dimostrandosi sempre di più anche luoghi a “misura di famiglia”.

Slot  L’ultima, ma molto importante, buona notizia, arriva dal fronte slot machine. Dal questionario emerge infatti come attualmente solo il 15% dei circoli di Arci Firenze ne abbia ancora qualcuna al suo interno, un dato in sensibile calo (-8%) rispetto ai circoli censiti appena nel 2020. Con la ripresa delle attività post-pandemia la speranza è che il numero di Circoli con slot machine possa assottigliarsi ancora di più.