AttoDue al Teatro della Limonaia con il progetto sull’opera di Jean-Luc Lagarce

SESTO FIORENTINO – Al Teatro della Limonaia in scena tra novembre e dicembre il progetto teatrale sull’opera di Jean-Luc Lagarce. Un progetto che vede la collaborazione tra l’associazione AttoDue e l’associazione Murmuris in collaborazione con il Teatro Cantiere Florida e il Teatro della Limonaia, il Laboratorio Nove e con il sostegno di Mibac, Regione Toscana, […]

SESTO FIORENTINO – Al Teatro della Limonaia in scena tra novembre e dicembre il progetto teatrale sull’opera di Jean-Luc Lagarce. Un progetto che vede la collaborazione tra l’associazione AttoDue e l’associazione Murmuris in collaborazione con il Teatro Cantiere Florida e il Teatro della Limonaia, il Laboratorio Nove e con il sostegno di Mibac, Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Sesto Fiorentino.
Il cartellone si apre il 29 e prosegue il 30 novembre con in prima fiorentina alle 21 “La stanza là in alto” produzione Armunia/AttoDue, da “Ero in casa e aspettavo che arrivasse la pioggia” per la regia di Renata Palminiello. In scena: Camilla Bonacchi, Renata Palminiello, Maria Grazia Mandruzzato, Carolina Cangini e Petra Valentini.
regole immagineIl 13 e il 14 dicembre alle 21 sarà la volta de “Le regole del saper vivere nella società moderna” produzione AttoDue, per la regia di Sandra Garuglieri con Simona Arrighi e Mascia Tofanelli.
In programma anche gli appuntamenti di Tram (Teatri di Residenza Artistica Multipla): il 4 dicembre alle 21 Laboratorio Nove House presenterà “Il pratone della Casilina” di Pier Paolo Pasolini, deazione progetto e reading Alessandro Baldinotti. Immagini video Leonardo Lupori.
Il 6 dicembre alle 21 Tetro della Limonaia propone “Il gran ballo delle forme: scene del ‘900 francese” a cura di Luca Scarlini. Una antologia del Novecento francese in scena, sviluppata con gli allievi di Laboratorio Nove: testi noti e altri rari, rarissimi, per rivisitare le invenzioni di una scena ricchissima, multiforme, a cui hanno contribuito, nell’etichetta fortunata della francofonia, autori da tutto il mondo, che sulle scene parigine hanno cercato, trovato, perduto e talvolta perfino dimenticato le nuove forme del teatro.