Aumento del 40% della bolletta elettrica, Confesercenti: “Una mazzata per le imprese, intervenga il Governo”

FIRENZE – “Siamo rimasti assolutamente basiti dall’annuncio del ministro alla transizione ecologica Cingolani relativamente all’aumento, per il prossimo trimestre, dei costi della bolletta elettrica di circa il 40%”: non le mandano certo a dire alle spalle Claudio Bianchi e Santino Cannamela, rispettivamente presidente metropolitano e cittadino di Confesercenti Firenze, non appena appresa la notizia. Come […]

FIRENZE – “Siamo rimasti assolutamente basiti dall’annuncio del ministro alla transizione ecologica Cingolani relativamente all’aumento, per il prossimo trimestre, dei costi della bolletta elettrica di circa il 40%”: non le mandano certo a dire alle spalle Claudio Bianchi e Santino Cannamela, rispettivamente presidente metropolitano e cittadino di Confesercenti Firenze, non appena appresa la notizia.

Come noto, già a luglio si erano registrati i primi rincari in bolletta (mitigati dal Governo), dovuti principalmente a due fattori: la ripresa dell’economia a livello mondiale dopo la pandemia, e, a detta dello stesso Cingolani, anche dei maggiori costi della produzione Co2, su cui incide l’aumento del carico fiscale da transazione ecologica.

“Non è ammissibile che ancora una volta le piccole imprese si facciano carico di aumenti vertiginosi delle utenze energetiche, – concludono Bianchi  e  Cannamela – è necessario  che l’esecutivo intervenga, stavolta in modo strutturale rispetto a quanto fatto nel mese di luglio, partendo dall’azzeramento degli odiosi oneri di sistema, ovvero tutti quei balzelli relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico”. Tra i settori più colpiti dall’aumento sicuramente il settore pubblici esercizi e alberghiero. “Piove sul bagnato, – commenta il presidente Fiepet Confesercenti Firenze Franco Brogi – perché queste sono anche tra le categorie più fortemente colpite da due anni di pandemia. Ecco comunque alcune “nostre” prime simulazioni (media superficie) con aumento previsto del 40% su base annua in assenza di interventi correttivi: pubblico esercizio 10.000 euro, ristorante: 15.000 euro, hotel 11.000 euro”.