Autolinee Toscane, venerdì 2 dicembre sciopero di 24 ore

FIRENZE – Autolinee Toscane informa che Cobas Lavoro Privato e Usb Lavoro Privato hanno indetto uno stato di agitazione aziendale di 24 ore per domani, venerdì 2 dicembre. Durante la giornata di sciopero sono previste tuttavia due fasce orarie di garanzia del personale viaggiante, differenti in ogni provincia della Toscana e sulla base di accordi sindacali presi […]

FIRENZE – Autolinee Toscane informa che Cobas Lavoro Privato e Usb Lavoro Privato hanno indetto uno stato di agitazione aziendale di 24 ore per domani, venerdì 2 dicembre. Durante la giornata di sciopero sono previste tuttavia due fasce orarie di garanzia del personale viaggiante, differenti in ogni provincia della Toscana e sulla base di accordi sindacali presi con le precedenti aziende. Per quanto riguarda il tratto Firenze urbano il servizio sarà garantito nelle fasce 6-9 e 12-15. Per quanto riguarda il tratto Firenze extraurbano: nelle fasce 4.15-8.15 e 12.30-14.30 (per servizio ex Cap 6-9 e 12-15).

Lo sciopero riguarderà l’intero orario di lavoro per impianti fissi, impiegati e operai (anche turnisti). Fuori da queste fasce di garanzia la regolarità del servizio dipenderà dal grado di adesione allo sciopero. La percentuale di adesione all’ultimo sciopero di 24 ore ad Autolinee Toscane del 10 ottobre scorso da parte di Cobas e FAST Slm è stata del 24,47%. Per informazioni si invitano i passeggeri a consultare il sito www.at-bus.it, oppure a chiamare il numero verde di Autolinee Toscane: 800 14 24 24 (lunedì-domenica 6-24).

“Lo sciopero, generale di tutte le categorie (pubbliche e private), – si legge in una nota – è stato indetto per diverse rivendicazioni: rinnovo dei contratti e aumento dei salari; introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora; cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia; riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina; rilancio piano edilizia residenziale pubblica; fermare le stragi di lavoratori; fermare la controriforma della scuola; difesa del diritto allo sciopero; nuova politica energetica; aumento risorse a favore dell’autodeterminazione”.