Aveva minacciato i poliziotti con un pitbull. Il Gip dispone nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere

SESTO FIORENTINO – “Prendo il mio cane e vi faccio sbranare”: in questo modo, la sera dello scorso 4 luglio, furono “accolti” gli agenti del Commissariato di Sesto Fiorentino in un palazzo nella periferia sestese. Il protagonista della vicenda, il 34enne padrone del cane, diede poi in parte anche seguito alla minaccia ponendosi davanti agli […]

SESTO FIORENTINO – Prendo il mio cane e vi faccio sbranare”: in questo modo, la sera dello scorso 4 luglio, furono “accolti” gli agenti del Commissariato di Sesto Fiorentino in un palazzo nella periferia sestese. Il protagonista della vicenda, il 34enne padrone del cane, diede poi in parte anche seguito alla minaccia ponendosi davanti agli agenti con un pitbull privo di museruola e guinzaglio, trattenuto solo per il collare, aizzandolo più volte contro di loro e minacciando di dare il via libera all’animale se non si fossero allontanati. L’uomo è indagato per aver usato violenza e minaccia contro quattro poliziotti delle volanti al fine di impedire loro di effettuare un controllo a seguito di una lite in appartamento. Nei giorni scorsi il Commissariato di Sesto Fiorentino ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Firenze su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti dell’uomo ritenuto responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale.

L’uomo era anche già sottoposto alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza” in relazione ai suoi precedenti di polizia risalenti nel tempo, ma di fatto reiterati con una serie di successivi comportamenti aggressivi sfociati in denunce, che di fatto hanno portato l’Autorità Giudiziaria a emettere nei suoi confronti la relativa misura di prevenzione. Per il Giudice delle indagini preliminari tali comportamenti (tra i quali anche il lancio di oggetti dalla finestra nel cortile frequentato dai bambini) avrebbero potuto avere una escalation e sarebbero inoltre sintomatici di un pericolo attuale rivolto anche ad altre persone.

Le circostanze – sempre secondo il GIP – farebbero così emergere un profilo fortemente aggressivo e incline dell’uomo al mancato rispetto delle regole, con comportamenti quasi provocatori soprattutto nei confronti delle Forze di Polizia.

Proprio sulla base di tali considerazioni, in relazione al reato di resistenza accertato a luglio, la Procura della Repubblica di Firenze ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale del capoluogo toscano la misura della custodia cautelare in carcere.

Venerdì l’uomo, rintracciato a Sesto Fiorentino, è stato subito accompagnato al carcere di Sollicciano dopo aver nuovamente opposto resistenza agli agenti del Commissariato, questa volta durante l’esecuzione del provvedimento.