CALENZANO – Si stanno cercando soluzioni per i 25 lavoratori della Bagnolo srls di via Baldanzese dove da oltre una settimana è allestito un presidio permanente da parte dei lavoratori e dei sindacati per chiedere che le 25 persone rimaste senza lavoro e senza alcuna forma di ammortizzatore sociale, possano almeno ricevere gli stipendi arretrati. In questi giorni la solidarietà da parte dei lavoratori di altre aziende nei confronti dei lavoratori della Bagnolo, quasi tutti stranieri, è stata un elemento caratterizzante di questa vicenda dai contorni poco chiari. Il consigliere metropolitano Enrico Carpini sottolinea che alla Bagnolo sta andando in scena un vicenda per molti versi emblematica, per “l’atteggiamento della proprietà che – dice Carpini – facendo leva sulla debolezza nella quale si trovano i lavoratori li ha mandati vi da lavoro con due mesi di stipendi arretrati, pretendendo poi di prelevare con la forza i macchinari già oggetto di pignoramento”. Ma emblematica anche “per la solidarietà che è scattata immediatamente anche questa mattina, con gli operai delle fabbriche vicine e non solo che sono accorsi fisicamente per impedire che i lavoratori stremati da giorni di presidio fossero sopraffatti”. Il gruppo consigliere esprime il proprio sostegno, portato anche di persona ai lavoratori ed ai sindacalisti della Cgil impegnatisi da subito nella vicenda, ed esorta le istituzioni “ad intervenire perché sia chiaro che chi fa impresa in un certo modo non ha e non avrà mai alcun appoggio”. Questo pomeriggio, alle 18, dovrebbe esserci un incontro tra i sindacati e il consulente del lavoro per la Bagnolo. E.A.
