Ballerini (Campi a Sinistra): “Tamponi nelle strutture sanitarie e aiuti agli enti locali, queste le priorità”

CAMPI BISENZIO – E’ di ieri la notizia di un terzo decesso a Campi Bisenzio e di un caso di positività all’interno della Rsa “La Mimosa” di Capalle. Temi su cui è intervenuto il capo gruppo di Campi a Sinistra, Lorenzo Ballerini: “Campi Bisenzio piange purtroppo la terza vittima da Covid-19 e ieri è arrivata […]

CAMPI BISENZIO – E’ di ieri la notizia di un terzo decesso a Campi Bisenzio e di un caso di positività all’interno della Rsa “La Mimosa” di Capalle. Temi su cui è intervenuto il capo gruppo di Campi a Sinistra, Lorenzo Ballerini: “Campi Bisenzio piange purtroppo la terza vittima da Covid-19 e ieri è arrivata un’altra notizia che temevamo: il primo caso positivo in una Rsa. Sono convinto, come sostenuto dai sindacati, della necessità di effettuare test a tutti gli operatori e gli ospiti delle strutture sanitarie, l’unico modo per contenere il diffondersi del virus. E’ necessario sottoporre tutto il personale della sanità, dei servizi socio-sanitari e assistenziali, degli operatori domiciliari e delle strutture al test per la diagnosi del Covid-19. La salute di tutti passa necessariamente dalla sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, per questo è quanto mai indispensabile, garantire questi test, per la sicurezza di tutta la cittadinanza”. “Inoltre, ancora oggi, – ha aggiunto – è quanto mai inopportuno discutere o ipotizzare azzardate ipotesi di riapertura delle attività: permane la necessità di mantenere chiuse tutte le attività non indispensabili e garantire la sicurezza di chi lavora: dai supermercati al trasporto locale. Poi c’è bisogno di uno sforzo ulteriore per garantire assistenza e aiuto a chi non ha neanche la possibilità di fare la spesa o di pagare l’affitto. Il Comune di Campi Bisenzio, come dimostrano i dati, si conferma quello più povero dell’area metropolitana per numero di dichiaranti Irpef e il terzo per reddito medio pro capite più basso. I circa 296.000 euro che arriveranno come aiuti dal Governo agli enti locali rischiano di non essere sufficienti neanche per garantire le prime richieste di sostegno e aiuto, in un territorio in cui il fabbisogno stimato del solo sostegno all’affitto per il 2018 è stato di oltre 560.000 euro”. “Nella fase dell’emergenza sanitaria, che purtroppo sta continuando, – ha concluso – è giusto lavorare tutti insieme, evitando inutili polemiche. Adesso dobbiamo però pensare come uscirne e questo non può esimerci dalla necessità di richieste chiare e radicali: la spesa sociale dovrà essere al primo posto della agenda politica di chi amministra. Oggi più che mai”.