Ballerini (Campi a Sinistra): “Un numero verde per la sicurezza di chi lavora”

CAMPI BISENZIO – C’è anche Lorenzo Ballerini, capo gruppo di Campi a Sinistra in consiglio comunale, tra i firmatari della richiesta di un numero verde per la sicurezza di chi lavora (insieme a lui tanti sindaci e consiglieri comunali fra cui il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi e i consiglieri comunali Maurizio Soldi e Jacopo […]

CAMPI BISENZIO – C’è anche Lorenzo Ballerini, capo gruppo di Campi a Sinistra in consiglio comunale, tra i firmatari della richiesta di un numero verde per la sicurezza di chi lavora (insieme a lui tanti sindaci e consiglieri comunali fra cui il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi e i consiglieri comunali Maurizio Soldi e Jacopo Madau). “Passato il primo momento di forte disorientamento, – spiega – stiamo affrontando il dibattito attorno alla cosiddetta fase 2 dell’emergenza Covid-19. I primi segnali che questa fase potrebbe non essere meno difficoltosa della precedente sono certificati dall’allarme lanciato sia dal presidente della Regione Toscana che dal Prefetto di Firenze, sulla facilità con la quale le aziende che vogliono ripartire a produrre lo possano fare con una semplice autocertificazione”. “Di fronte a questa situazione – aggiunge – crediamo che un numero verde a disposizione di chi lavora, per segnalare condizioni di insicurezza con la garanzia dell’anonimato, sarebbe una forma di tutela importante e concreta, che gli enti locali ed in particolar modo la Città metropolitana col suo tavolo per il lavoro, potrebbero facilmente istituire, senza grandi spese, prevedendo forme di lavoro agile per garantire la tutela del proprio personale dipendente. Una richiesta simile è stata avanzata anche a livello regionale, ma immaginiamo un servizio di prossimità e di facile accesso, col costante rapporto con la Asl e con i sindaci, che sono anche direttamente investiti della responsabilità della condizione di salute della popolazione del loro territorio. Proprio per questo motivo un servizio come questo può assumere una valenza ancora più importante, dando la possibilità di un intervento immediato con il fine di garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, ma anche di tutta la cittadinanza”. “Questa nostra richiesta, tuttavia, – conclude Ballerini – non vuole minimamente disconoscere il ruolo delle organizzazioni sindacali, anzi, in questo un loro coinvolgimento sarebbe auspicabile; visto però che non in tutte le realtà, soprattutto in quelle piccole o a conduzione familiare con pochi dipendenti, è immediato il contatto con i lavoratori e le lavoratrici, pensiamo che un numero verde possa aiutare a far comprendere loro che hanno a fianco anche le istituzioni. Crediamo fondamentale per il presente e l’immediato futuro una centralità dei lavoratori e delle lavoratrici che garantiscono la ripresa della normalità, impegnando il loro tempo e talvolta anche mettendo in pericolo la propria salute”.