Banda Albereta lascia la parrocchia di San Mauro: “Pensavamo di avere trovato una casa e invece…”

SIGNA – Niente nella vita è per sempre, lo sappiamo bene. Certo è quando Banda Albereta, più di tre anni fa, venne accolta nei locali della parrocchia di San Mauro dall’allora parroco don Robert Swidersky, niente lasciava presagire che il rapporto dovesse interrompersi dopo neanche un lustro. Un rapporto che era iniziato, tanto per fare […]

SIGNA – Niente nella vita è per sempre, lo sappiamo bene. Certo è quando Banda Albereta, più di tre anni fa, venne accolta nei locali della parrocchia di San Mauro dall’allora parroco don Robert Swidersky, niente lasciava presagire che il rapporto dovesse interrompersi dopo neanche un lustro. Un rapporto che era iniziato, tanto per fare un esempio, con la ripulitura e l’imbiancatura del cinema teatro Lux a spese di quella che ancora non era un’associazione ma che lo sarebbe diventata con il passare del tempo. “Semplici” cittadini, quindi, al servizio di una comunità. Punto.

E invece è andata come non dove andare, con “l’assemblea dei soci – si legge in un comunicato pubblicato sulla loro pagina Facebook – di Banda Albereta ODV che ha deciso, con molto rammarico, di non rinnovare il rapporto di collaborazione intrapreso 3 anni e mezzo fa con la parrocchia di San Mauro”. E che l’amarezza – e qui ci fermiamo – sia tanta, lo dimostra la lunghezza del testo, una cosa insolita rispetto a quanto siamo abituati a leggere con loro. Lunghezza, è giusto ribadirlo, abbinata a dispiacere. “Sono stati tre anni ricchi di significati, – scrivono – nonostante la pandemia e tutto ciò che ha comportato: siamo arrivati a San Mauro come un gruppo di amici e ne siamo usciti come un’associazione di volontariato riconosciuta ufficialmente. A San Mauro abbiamo fatto nuove amicizie che sicuramente dureranno per molti anni ancora (il riferimento è a Don Robert e alla Misericordia, realtà con cui Banda Albereta ha collaborato anche di recente nella raccolta di aiuti da destinare a favore della popolazione ucraina, n.d.r.) e abbiamo trovato una comunità a cui speriamo di avere lasciato un buon ricordo, almeno per il fine ultimo che accomuna tutti i nostri eventi, la solidarietà”.

E di solidarietà, in questi tre anni e mezzo e nonostante l’emergenza sanitaria, ne è stata fatta tanta: con gli eventi “classici” di Banda Albereta ma anche aiutando, sempre per fare un esempio, le famiglie di San Mauro in difficoltà economica quando è scoppiata la pandemia: “In questi tre anni e mezzo abbiamo incontrato nuovi, piccoli eroi che ci hanno trasmesso la loro voglia di vita; purtroppo alcuni di loro non ce l’hanno fatta e a loro, soprattutto a loro, va il nostro più sincero ricordo. Banda Albereta cambia casa e continuerà a fare quello che le riesce meglio, continuerà a credere che la solidarietà sia il modo migliore per aiutare le famiglie, le persone, i bambini che ne hanno bisogno e cercherà sempre di creare con loro un rapporto duraturo e forte nel tempo”.

“Non siamo perfetti, siamo persone come tutti, con i propri problemi e il proprio carattere, con le proprie famiglie, con le proprie convinzioni religiose, politiche e sociali ma tutti siamo accomunati da quella maglia di colore giallo e quando la mettiamo diventiamo un’unica entità con un unico obbiettivo e facciamo rumore quando ci muoviamo perché ai nostri eventi partecipano sempre un numero considerevole di persone e questo può causare sicuramente la rottura di qualche “filo d’erba” ogni tanto, è inevitabile. Ma siamo trasparenti in quello che facciamo e non accetteremo più che qualcuno possa anche solo insinuare il contrario”.

“Pensavamo di avere trovato una casa, nel vero senso della parola, ma purtroppo ci siamo resi conto che non ci sono più i presupposti per poter continuare; ringraziamo l’attuale parroco di San Mauro per l’ospitalità concessa, il consiglio parrocchiale e tutti i collaboratori che ci sono stati messi a fianco ma per noi è arrivato il momento di voltare pagina”. E, chissà, di scrivere, nel prossimo “racconto”, un finale più lieto…