Baracche all’interno della ex Liquigas all’Osmannoro

SESTO FIORENTINO – Ai confini di Sesto, vicino a quelli di Campi Bisenzio, in un’area che negli anni Novanta avrebbe dovuto diventare polo di attrazione commerciale e del terziario, l’Osmannoro che con quel progetto, ormai superato, Osmannoro Duemila avrebbe dovuto mettere fine ad una zona di passaggio costellata da capannoni, per realizzare il sogno di […]

SESTO FIORENTINO – Ai confini di Sesto, vicino a quelli di Campi Bisenzio, in un’area che negli anni Novanta avrebbe dovuto diventare polo di attrazione commerciale e del terziario, l’Osmannoro che con quel progetto, ormai superato, Osmannoro Duemila avrebbe dovuto mettere fine ad una zona di passaggio costellata da capannoni, per realizzare il sogno di una grande area stile “City”, qui in una dei tanti spazi industriali abbandonati sono sorte una trentina di baracche, casette arrangiate, usate non solo come riparo, ma proprio come luogo dove viverci. Le baracche tirate su con materiale di fortuna e senza alcuna progettazione edilizia tanto meno urbanistica, sono all’interno della ex Liquigas. Ad occhio e croce dovrebbero ospitare un centinaio di persone di etnie ed età diverse. Uomini e donne, famiglie con figli, che si vedono scendere dall’autobus e poi scomparire in via Forlanini entrare in una apertura creata nel muro di recinzione.
Non è la prima volta che le baracche vengono costruite all’interno dell’area della ex Liquigas, Questo spazio è stato occupato soprattutto nel periodo in cui c’era ancora il vecchio edificio. Nel corso degli anni ci sono stati occupazioni e sgomberi e poi ancora ritorni e abbandoni. Poi l’edificio è stato abbattuto e la zona messa in sicurezza come si può vedere anche il grande cancello d’ingresso è bloccato da un lucchetto. Ora ci sono di nuovo i ritorni.

Foto di Roberto Vicario