Daniele Baratti (Lega) “Siamo preoccupati per un possibile aumento della Tari”

CALENZANO – “Siamo preoccupati dall’ipotesi di un possibile aumento della tariffa Tari per il prossimo triennio”: la preoccupazione arriva dal capogruppo della Lega Daniele Baratti. “Durante il consiglio comunale che si è tenuto ieri 29 dicembre – prosegue Baratti –  abbiamo espresso un voto contrario al Piano economico finanziario Tari 2020 trasmesso dall’ente di governo […]

CALENZANO – “Siamo preoccupati dall’ipotesi di un possibile aumento della tariffa Tari per il prossimo triennio”: la preoccupazione arriva dal capogruppo della Lega Daniele Baratti. “Durante il consiglio comunale che si è tenuto ieri 29 dicembre – prosegue Baratti –  abbiamo espresso un voto contrario al Piano economico finanziario Tari 2020 trasmesso dall’ente di governo dell’ambito territoriale Ottimale (Ato) Toscana Centro. Un Piano che è stato validato dall’Autorità d’ambito con Deliberazione dell’assemblea dei sindaci n. 19 in data 11/12/2020. Dalla documentazione si rileva che il differenziale tra i costi risultanti dal PEF 2020 e quelli determinati per l’anno 2019, ammonta a circa 280.000 euro. Il comma 5 dell’articolo 107 del DL numero 18/2020 prevede che l’eventuale conguaglio potrà essere ripartito in tre anni a decorrere dal 2021. 

“Quindi, probabilmente nel prossimo triennio, potrebbe verificarsi un aumento tariffario visto che il comma 654 dell’articolo 1 della Legge numero 147/2013 – aggiunge Baratti – stabilisce che con le tariffe Tari deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio. Per il 2020 l’ente, in deroga alla Legge 147/2013, si è avvalso della facoltà di confermare le tariffe 2019 come da Delibera di consiglio numero 92 del 28 luglio scorso”.

“Dal nostro punto di vista – conclude Beratti – è un quadro che desta preoccupazione in quanto l’ipotesi di un aumento della tariffa nel prossimo triennio, tenuto conto della difficile situazione economica da cui non ne usciremo in tempi brevi, rischierebbe di diventare un ulteriore problema per famiglie ed imprese”.