Barlacchi “anche i collezionisti della Borsa del Giocattolo colpiti dalla mancanza di eventi”

CALENZANO – Tra i tanti settori che la pandemia ha cancellato dai nostri appuntamenti annuali c’è anche la Borsa scambio dei giocattoli, un appuntamento che ha sempre interessato sia i collezionisti che curiosi e appassionati del genere. “Anche questa voce viene a mancare fra tutte quelle coinvolte in prima persona o dall’indotto di questo particolare […]

CALENZANO – Tra i tanti settori che la pandemia ha cancellato dai nostri appuntamenti annuali c’è anche la Borsa scambio dei giocattoli, un appuntamento che ha sempre interessato sia i collezionisti che curiosi e appassionati del genere. “Anche questa voce viene a mancare fra tutte quelle coinvolte in prima persona o dall’indotto di questo particolare settore. – dice Agostino Barlacchi, organizzatore della Borsa Scambio del Giocattolo – Forse di nicchia ma un settore che esisteva fino al 2020, l’organizzazione delle famose Borse del Giocattolo che si svolgevano un po’ in tutta Europa, in Italia, in Toscana a Calenzano. Queste manifestazioni sono alimentate da collezionisti che una volta indirizzata la propria raccolta  rivolta ai soldatini, auto, moto, treni, aerei, navi, bambole, automi, giochi da tavolo e tanti altri, si ritrovano in spazi al coperto come hotel o padiglioni fieristici  per trovare, quel pezzo mancante in collezione o scambiare i propri doppioni con altri esemplari, in appuntamenti regolamentati da calendari stilati in ogni regione. Alla Borsa del giocattolo di Calenzano per esempio ci si trovava in 4 appuntamenti annuali dedicati esclusivamente ai giocattoli d’epoca di un tempo e una settoriale conosciuta in tutta Europa  per il soldatino di pasta, carta, plastica, piombo antico e toys  ed alla quale era legato anche un concorso internazionale dove i partecipanti presentavano loro creazioni autocostruite”.

La mancata presenza della Borsa Scambio del Giocattolo colpisce un vasto mondo. Cosa girava intorno a tutto ciò ed in particolare in quella di Calenzano?  “E’ presto detto, – spiega Barlacchi – oltre 200 collezionisti che si spostavano dalla Toscana e un po’ da tutte le regioni Italiane e soventemente anche da altri stati europei come la Francia, Germania. Inghilterra. Questi collezionisti stazionavano almeno due o tre  giorni in ristoranti, alberghi, pensioni dando incremento al tessuto economico del comprensorio. Poi i visitatori, gli appassionati, i cultori di storia uniformologia di questo settore del collezionismo che si spostavano da regione a regione in auto, in treno in aereo. Molti lo sappiamo venivano in Toscana per questi appuntamenti ma unendo anche lo svago e la cultura per visitare il centro di Firenze, i negozi, grandi magazzini, vivere tutto questo come una vacanza per tutta la famiglia. Penalizzato anche il comparto  grafico con stampa di migliaia di volantini, locandine, inviti, tessere, cartelli, manifesti e quello del modellismo anche attuale dove le ultime creazioni delle fabbriche e fabbrichette  erano sempre richieste dai cultori appassionati di ogni specie di soldatini e automodelli. Anche Barbie soffre di solitudine, non celebra più i suoi compleanni più belli, le statuette da presepe rotte dal passare del tempo non vengono più accomodate  da abili restauratori, le locomotive dei piccoli treni a scartamento ridotto rimangono ferme in stazione, le auto sono senza la benzina per le  loro molle, come le navi , gli aerei, le moto. Tutto è fermo , non esistono più i calendari di queste manifestazioni con la programmazione a lungo tempo che dava la possibilità al pubblico ed al  turismo di far muovere una intensa ruota di interessi pilotati anche da questi eventi ludici. La Borsa di Calenzano come tante altre è sospesa per l’impossibilità di rimettersi in gioco nel vero senso della parola: gioco di squadra  dei partecipanti, di interessi commerciali e di puro divertimento . Chissà quei giochi sono passati dalle mani di tanti bambini ed erano nati per farli sorridere adesso il loro nuovo compito più duro sarà quello di far risorridere i grandi.