SIGNA – E’ stata un successo a San Mauro la cena con l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi, con tante persone che hanno partecipato all’incontro organizzato dai comitati del Sì di Signa venerdì scorso. “Un’occasione – si legge in una nota – per confrontarsi sulla nuova riforma costituzionale con particolare attenzione alle ricadute che questa avrà per il servizio sanitario nazionale”. “Purtroppo – ha spiegato l’assessore Saccardi – in Italia l’offerta sanitaria non garantisce a tutti i cittadini le stesse prestazioni; ci sono Regioni come la Toscana e la Lombardia che hanno sistemi eccellenti ma molte altre realtà sono disastrose tanto da compromettere il diritto costituzionale alla salute. La riforma permette di superare queste ingiustizie perché dà allo Stato il potere di esercitare un controllo sull’operato regionale”. Nel corso della serata, inoltre, è stata presentata la campagna della Regione Toscana“dammi un vaccino”: “Un grande investimento della Regione – continua il comunicato – sulla prevenzione attraverso l’unico strumento certo per prevenire e debellare le malattie infettive”. Alla serata sono intervenuti il segretario del Pd Signa Gabriele Scalini, quello di Montelupo Andrea Marretti, il sindaco di Signa Alberto Cristianini e il sindaco della città di Maromme David Lamiray, da tempo gemellata con Signa. La campagna referendaria per il Sì prosegue il 30 novembre alle 21 presso i locali della Pubblica Assistenza di Signa e il 1 dicembre dalle 17.30 per un aperitivo al circolo dei Colli con il consigliere regionale Monia Monni. “La nostra – afferma il segretario del Pd Signa Gabriele Scalini – è stata una campagna referendaria molto positiva. A partire dall’incontro del 9 novembre con il sindaco di Firenze Dario Nardella che ha visto la partecipazione di oltre 150 persone, i mercati mentre ieri abbiamo realizzato una pedalata per il Sì da Signa a Sant’Angelo a Lecore e Lecore. In questa e in tutte le altre occasioni siamo stati tanto in mezzo alla gente cercando di spiegare con il sorriso le ragioni del Sì e abbiamo trovato quasi sempre degli interlocutori interessati e desiderosi di avere informazioni sulla riforma. Dopo più di trent’anni di discussioni abbiamo un’occasione storica: riformare la nostra costituzione per avere istituzioni più efficienti, un rapporto chiaro tra Stato e Regioni, nuove occasioni di partecipazione diretta ed il taglio di istituzioni inutili come il Cnel. Un passo importante per far tornare il nostro Paese un grande protagonista del nostro tempo”.
“Basta un sì”: gli appuntamenti e le motivazioni per dire sì
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