BCC toscane, nel 2021 l’utile è di 41 milioni. Migliorano raccolta diretta e impieghi

PIANA FIORENTINA – Nonostante l’economia sia stata fortemente influenzata dalla crisi innescata dal Covid, il sistema delle BCC toscane ha mostrato una notevole “resilienza”, riuscendo sempre a garantire il supporto necessario alle comunità di riferimento e migliorando, al tempo stesso, i numeri dell’aggregato. Questo il quadro che emerge dal bilancio 2021 della Federazione Toscana Banche […]

PIANA FIORENTINA – Nonostante l’economia sia stata fortemente influenzata dalla crisi innescata dal Covid, il sistema delle BCC toscane ha mostrato una notevole “resilienza”, riuscendo sempre a garantire il supporto necessario alle comunità di riferimento e migliorando, al tempo stesso, i numeri dell’aggregato. Questo il quadro che emerge dal bilancio 2021 della Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo, l’organismo associativo delle attuali 14 BCC della regione, alle quali fornisce servizi di rappresentanza, assistenza, consulenza tecnica e formazione. I dati verranno presentati in occasione dell’assemblea annuale, in programma giovedì 23 giugno, alle 17, al Teatro del Maggio di Firenze. In quell’occasione è previsto anche il rinnovo delle cariche, per il prossimo triennio.

I numeri delle BCC – Nel 2021 il sistema delle BCC toscane ha fatto registrare un utile di esercizio pari a 41 milioni di euro, grazie sostanzialmente all’incremento del margine d’interesse, all’aumento degli utili derivanti dalla negoziazione-titoli ed il contenimento delle perdite da cessioni di sofferenze e, infine, dall’aumento delle rettifiche sui crediti. Nel 2021 le partite deteriorate lorde, che hanno rappresentato un elemento di criticità nei bilanci precedenti, si sono ridotte attestandosi all’8,5% degli impieghi, contro l’11,4% del 2020. Sul fronte patrimoniale gli indici medi delle BCC associate appaiono di tutta tranquillità, con il Tier1 al 18,2% (14,8% nel 2020), ed un Total Capital Ratio al 19,7% (15% nel 2020). Si è registrato inoltre un consistente aumento della raccolta diretta, passata dai 14,67 miliardi di euro del 2020 ai 15,35 miliardi del 2021 (+4,64%), a dimostrazione del livello di apprezzamento che le BCC conservano sul territorio, soprattutto in fasi storiche caratterizzate da crisi di fiducia e paura del futuro, come quella innescata dal Covid-19 e dalle tensioni geopolitiche. Sul fronte degli impieghi si è verificato un aumento degli affidamenti, in particolare quelli legati alla concessione di garanzie statali, ben oltre quanto risulta erogato dal restante sistema bancario. Guardando ai numeri si è arrivati agli 11,22 miliardi del 2021, contro gli 11,11 miliardi del 2020 (+0,97%). La quota mercato della raccolta diretta in Toscana è del 10,1%, mentre quella degli impieghi è del 9,3%.

Attività di ricerca e sviluppo – Si è peraltro verificata un’evoluzione dei servizi offerti alle associate. Al progetto “Una banca, una mutua”, per lo sviluppo di un sistema regionale di welfare mutualistico e aziendale, destinato a soci e clienti delle BCC, si è aggiunto quello sul “Credito Agrario”, finalizzato a ricostruire un modello di servizio alle imprese del settore primario, attraverso uno specifico supporto alle BCC. Sono poi state realizzate due specifiche iniziative in campo formativo: la prima, in collaborazione con Coopersystem, ha coinvolto il personale sul mercato dei pagamenti e sulla diffusione della conoscenza degli strumenti di acquiring, mentre la seconda, commissionata all’Università di Firenze-Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa, ha consentito di analizzare i servizi erogati dalla Federazione durante la pandemia al fine di riprogettarli in base alle mutate esigenze di accompagnamento a ruolo manifestate dal personale.

“Il 2021 è stato un anno che può considerarsi positivo per i conti consolidati e per quelli individuali delle banche, – spiega il direttore della Federazione Toscana, Roberto Frosini – al di là dei buoni dati di conto economico, della consistente riduzione dell’incidenza del credito deteriorato e del progressivo aumento dei coefficienti patrimoniali, vale la pena sottolineare come siano in costante crescita le quote di mercato delle BCC, sulla raccolta diretta come su quella indiretta, sugli impieghi alle imprese come su quelli alle famiglie. Questo testimonia il grande clima di fiducia che circonda le nostre banche, che si consolida ogni giorno di più”.

“Oggi il modello di business delle BCC – aggiunge il presidente della Federazione Toscana BCC, Matteo Spanò – raccoglie consenso e condivisione nel pubblico dei risparmiatori, garantisce il servizio bancario anche in zone disagiate, svolgendo una chiara funzione sociale, e infine non distoglie ricchezza dal territorio dove questa è stata prodotta. Siamo impegnati a far sì che le nostre banche mantengano la loro forte connotazione territoriale, anche attraverso nuovi servizi che vadano incontro alle esigenze delle nostre comunità”.