SESTO FIORENTINO – Un parco con l’anfiteatro, uno spazio per i bambini e il chiosco. Chiusi. Il parco di Quinto a Quinto Basso, realizzato dal Cavet nell’ambito dei lavori dell’alta velocità, è uno spazio verde piacevole attraversato da camminamenti che permettono il passaggio da via Paganini a via Puccini, con le rastrelliere per le biciclette, al confine con la nuova sede della Protezione civile, ma ancora resta chiuso il chiosco e lo spazio per il gioco dei bambini. Sulle promesse rimaste tali, di apertura del chiosco, di poter avere la disponibilità di una fontana, S.G., residente con la famiglia nella zona scrive all’amministrazione comunale.
“Siamo stati molto contenti dell’apertura di tale parco circa due anni fa – dice S.G. – dove quotidianamente portiamo a giocare il nostro figlio, ma proprio per questo ci siamo resi conto che per rendere fruibile nel modo migliore questa area a verde sono indispensabili alcuni lavori”. S.G. elenca quello che ancora non va, quello che dovrebbe essere reso disponibile ai frequentatori del parco come le vasche di sabbia per i giochi dei più piccoli che sono ancora chiuse con un lucchetto. Non solo, il parco è sprovvisto di qualsiasi punto per l’erogazione dell’acqua. “Non ci sono fontane pubbliche – dice S.G. – cosa indispensabile per i bambini, sia per farli bere che per lavargli le manine. Penso che mettere almeno due fontane, una vicino ai giochi e una in fondo all’anfiteatro non sia una spesa insostenibile. Sarebbe anche bella una vasca con pesci e tartarughe: l’acqua è un elemento principale della natura, ai bambini piacerebbe”.
E tra i servizi che mancano anche il chiosco, che in realtà c’è, ma è ancora chiuso. “Questa sarà la terza estate – dice S.G. – mi sembra talmente impossibile che con la crisi che c’è oggi, non ci sia una persona, un soggetto, un’associazione che voglia prendere in affitto per tre o quattro mesi quel chiosco. Il disuso non può che produrre il deterioramento della struttura, oltre al danneggiamento già fatto, purtroppo. Negli anni passati, mi sembra che abbiate fatto dei bandi: se nessuno gli ha vinti o vi ha partecipato, è segno che non rispondevano alle esigenze di un probabile gestore”. E, poi, aggiunge S.G. “spero vengano aperti i servizi igienici”.
Ultima segnalazione, ma non meno importante la mancata presenza di un’area recintata per i cani. “Anche se molti padroni sono educati e raccattino gli escrementi dei propri cagnolini – conclude S.G. – spesso si trovano escrementi a giro dove giocano i bambini. Fenomeno molto più accentuato nel parco della Ragnaia e nelle strade e marciapiedi che lo raggiungono”.