Bettina: centrodestra e No inceneritore mangiano un panino in strada. Dentro sindaco e centrosinistra al pranzo delle autorità

CAMPI BISENZIO – Un  pranzo istituzionale organizzato per la festa della “Bettina” patrona di Campi è un nuovo elemento di divisione nella competizione elettorale in atto in città. La denuncia viene dal candidato sindaco per la coalizione di centrodestra Paolo Gandola (éPdl) che, assieme a Brunella Cresci (Uniti per Campi), Roberto Viti (No inceneritore) ed […]

CAMPI BISENZIO – Un  pranzo istituzionale organizzato per la festa della “Bettina” patrona di Campi è un nuovo elemento di divisione nella competizione elettorale in atto in città. La denuncia viene dal candidato sindaco per la coalizione di centrodestra Paolo Gandola (éPdl) che, assieme a Brunella Cresci (Uniti per Campi), Roberto Viti (No inceneritore) ed altri candidati, hanno polemicamente posato davanti all’Mcl di via San Lorenzo nella posa di mangiare un panino. La protesta sarebbe scaturita dal fatto che, al pranzo ufficiale, no sarebbero stati invitati i rappresentanti del consiglio comunale di Campi nonostante, ieri, si sia tenuta una seduta dell’assemblea cittadina.
“Oggi ho avuto modo di venire a conoscenza del fatto che al pranzo istituzionale pubblicizzato come tale su tutti i manifesti affissi in città – dice Paolo Gandola – erano stati invitati solo il sindaco, il presidente del consiglio comunale e i componenti della giunta. Uno sfregio ai consiglieri comunali che  avrebbero partecipato volentieri di tasca propria alla festa. Non chiedevamo di partecipare a spese del Comune, bensì di poter ricevere l’invito. Un ennesimo bello spot pre-elettorale”.
Il messaggio polemico è che altri candidati sindaco seduti al desco della Patrona (oltre a Emiliano Fossi) avrebbero potuto diminuire l’influenza del candidato del centrosinistra su un elettorato particolarmente ricercato.
Dopo la Messa solenne celebrata in onore della patrona, Gandola e compagni si son recati al Circolo Mcl di San Lorenzo “dove era stato organizzato il pranzo istituzionale per realizzare una piccola protesta silenziosa e mangiarci un panino alla faccia di chi non ci voleva seduti al tavolo delle autorità. Noi non facciamo proteste tanto per farle – aggiunge Gandola – ma queste sono battaglie di principio. La città e le istituzioni non sono di proprietà della sinistra e devono smetterla di usare tutte le ricorrenze per fare propaganda per sé stessi”.
Roberto Viti di No inceneritore, pur non imparentato con la coalizione che sosterrà Gandola, ha partecipato alla protesta dicendo che “questa amministrazione regge i suoi consensi su favori e commesse alle associazioni amiche usando risorse pubbliche alle quali tutti cittadini con fatica provvedono a mantenere. Un sistema assodato nel nostro Comune che ha la  finalità di riottenere per la sinistra  la loro conferma al potere”.