Bevilotti: “In Toscana oltre il 23% delle imprese sono guidate da donne. Servono interventi strutturali per sostenere e valorizzare il lavoro femminile”

FIRENZE – Una delegazione di imprenditrici toscane del movimento Donne Impresa di Confartigianato ha partecipato alla convention “Femminile, impresa di valore” che si è svolta di recente a Roma. Nel corso dell’evento sono stati presentati i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato sull’imprenditoria femminile nel nostro Paese. E, nonostante la pandemia, le difficoltà dovute agli aumenti […]

FIRENZE – Una delegazione di imprenditrici toscane del movimento Donne Impresa di Confartigianato ha partecipato alla convention “Femminile, impresa di valore” che si è svolta di recente a Roma. Nel corso dell’evento sono stati presentati i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato sull’imprenditoria femminile nel nostro Paese. E, nonostante la pandemia, le difficoltà dovute agli aumenti dei costi, alla crisi energetica, al costo del credito e alle incertezze legate al conflitto in Ucraina, l’Italia è prima in Ue per numero di imprenditrici e lavoratrici autonome. Risulta però anche essere all’ultimo posto per il tasso di occupazione delle donne di età compresa tra 25 e 49 anni in coppia con figli a carico, che è pari al 58,1%. Il 71,2% dei Neet under 35 è rappresentato da 651.000 giovani donne che non studiano, non lavorano e non cercano occupazione.

Era presente all’incontro anche la presidente del movimento Donne Impresa di Confartigianato Toscana Stella Bevilotti che ha commentato così: “In Toscana oltre il 23% delle imprese sono guidate da donne. Servono interventi strutturali per sostenere e valorizzare il lavoro femminile, che contribuisce in modo essenziale alla crescita economica e anche sociale, non interventi occasionali. Occorre favorire la conciliazione tra lavoro e cura della famiglia aumentando i servizi e le reti di welfare. In Toscana le donne hanno grande capacità di fare impresa ma serve meno burocrazia e occorrono agevolazioni per investimenti e per creare occupazione. Per le donne il lavoro è libertà e opportunità di realizzazione. Rendersi indipendenti consente a molte donne di sfuggire alle dinamiche discriminatorie e di violenza purtroppo ancora così diffuse nella nostra società”.