Biagioli, “Ripartiamo dal progetto aeroportuale del 2003”

CALENZANO – “Ripartiamo dal progetto aeroportuale approvato nel 2003”: è quanto scrive in una lettera il sindaco Alessio Biagioli. “Nardella dice di voler aprire i tavoli di discussione, – scrive Biagioli – mi sembra opportuno, a patto che siano tavoli politici basati sulla sostanza delle cose e non un modo per evitare un giudizio indipendente […]

CALENZANO – “Ripartiamo dal progetto aeroportuale approvato nel 2003”: è quanto scrive in una lettera il sindaco Alessio Biagioli.

“Nardella dice di voler aprire i tavoli di discussione, – scrive Biagioli – mi sembra opportuno, a patto che siano tavoli politici basati sulla sostanza delle cose e non un modo per evitare un giudizio indipendente del Tar, su una procedura forzata che ha mostrato tutti i suoi limiti. Oggi, di fronte ai ricorsi al Tar non siamo più a discutere di opinioni, ma dobbiamo capire se le garanzie che la procedura di Via prevede sono state rispettate o meno.

Ripartiamo dal progetto approvato nel 2003 per l’aeroporto di Firenze: interramento dell’autostrada A11 e messa in sicurezza del Vespucci. Possiamo destinare una buona parte dei soldi pubblici per migliorare le condizioni di vita degli abitanti di Brozzi e Peretola. Come si fa in tutti gli aeroporti urbani, prevedendo ricollocazioni di edifici e misure di contenimento acustico, con un regolamento aeroportuale che imponga da subito orari decorosi per atterraggi e decolli.

Finalmente Firenze e Pisa hanno un proprietà unica e non c’è nessun motivo per sviluppare oltremodo un aeroporto urbano, che può fare già oggi più di tre milioni di passeggeri, a svantaggio dell’altro che ha tutte le potenzialità di sviluppo. La terza pista a Pisa può colmare il resto del fabbisogno, dando a quell’aeroporto la possibilità vera di competere con Bologna e altri aeroporti internazionali, creando quindi sviluppo per tutta la Toscana. Se i tempi sono importanti, quelli del progetto del 2003 sono sicuramente più celeri e certi. Alla Regione il compito di migliorare i collegamenti fra i nodi infrastrutturali strategici, con un servizio ferroviario metropolitano che preveda un treno ogni 15 minuti tra Firenze/Pisa/Livorno e Firenze/Pistoia.

Una grande “metropolitana di superficie” regionale che colleghi porto, aeroporto e stazione dell’Alta velocità. Perché le persone non pensano soltanto a volare e il numero passeggeri è molto più alto quando si attua un’intermodalità fra tutte le infrastrutture. Queste sono le priorità per imprese e cittadini: il completamento e il potenziamento della Mezzana-Perfetti Ricasoli, il nuovo ponte a Signa-Lastra a Signa, la terza corsia della Fi-Pi-Li  fra Empoli e Firenze. Al Comune di Firenze dico di smettete di pensare da soli a Stadio e Variante di Castello.

Quel tipo di urbanistica è fuori dai tempi e rischia, insieme all’aeroporto di congestionare un’area strategica per tutta la Città Metropolitana da Firenze a Prato. Progettiamo insieme il Parco della Piana come grande infrastruttura verde a servizio di tutte le città. Se questa volontà ci fosse non avrei difficoltà a confrontarmi, sempre che la disponibilità a discutere significhi trovare giustificazione a decisioni già prese. Se fosse così, non mi interessa e declino l’invito”.